Anche l’ultimo baluardo di Messinambiente, il commissario liquidatore Armando Di Maria dopo anni di battaglie snervanti ed apparentemente impossibile sta per alzare bandiera bianca. L’ultimo intoppo ed una nuova possibile emergenza rifiuti che si profila all’orizzonte hanno rappresentato la classica goccia che fa traboccare il vaso. E così lunedì mattina Di Maria si recherà dal commissario straordinario Lugi Croce, oggi e domani fuori città, per rassegnare le dimissioni. Non è la prima volta ma ora il commissario liquidatore, deluso ed amareggiato come non mai, appare determinato a lasciare l’incarico. E’ accaduto che già dal turno delle 21 di ieri sera, non è stato possibile effettuare lo svuotamento dei cassonetti, a causa del mancato conferimento in discarica da parte della Ditta incaricata del trasporto. Questo perché solo 3 articolati sono in funzione e quindi assolutamente insufficienti a smaltire quanto si raccoglie in città. Gli altri mezzi invece sono fermi nelle officine poiché le ditte che non hanno ottenuto i pagamenti hanno rallentato o fermato le lavorazioni. In tutto questo anche la ditta fornitrice di gasolio ha comunicato che non fornirà più a Messinambiente carburante se non arriveranno i soldi. Il mancato trasferimento delle somme destinate a Messinambiente, 1.300.000 euro risono ridotte poiché l’Ato 3 ha trattenuto 200.000 euro non ci ha consentito di dare anche un piccolo segnale ai fornitori che una riduzione del budget che non ha consentito alla partecipata di pagare i creditori e di poter svolgere il regolare servizio di raccolta dei rifiuti. Di Maria ha inviato una dettagliata nota anche al Prefetto Trotta illustrando tutta la situazione sottolineando i risvolti anche di natura penale ai quali presto si andrà incontro. E se non saranno trovate soluzione entro poche ore prepariamoci ad una nuova emergenza rifiuti.
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