Atm in caduta libera. Ieri soltanto 14 autobus in strada e quattro vetture tranviarie in una città che conta 243mila abitanti e che è attraversata da una crisi finanziaria che non ha precedenti dal secondo Dopoguerra in poi. Non ci sono soldi in cassa, i mezzi vengono lasciati in deposito o fatti rientrare perché manca il gasolio. I 598 lavoratori sono in stato di agitazione e il management dell’azienda ha chiesto al commissario al Comune di trasferire la somma che spetta in dodicesimi, circa 1 milione 400mila euro, per fronteggiare scadenze ineludibili. I dipendenti attendono ancora il saldo di febbraio, gli stipendi di marzo e aprile non sono neppure lontanamente alle viste. Insomma, una situazione che sta precipitando. Stamani in consiglio comunale approdano il conto consuntivo 2010 e i bilanci previsionali 2011 e 2002: tutti e tre i documenti, che hanno ricevuto parere negativo dai revisori dei conti, saranno bocciati.
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