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Messina due:
"Quella strada è
comunale"

Pur essendo stata realizzata da anni questa arteria,  non sarebbe mai  stato stipulato l’atto di cessione delle opere di urbanizzazione da parte della ditta lottizzante, la Immobiliare Montesanto Srl. Un passaggio mai avvenuto secondo quanto denuncia il consigliere del terzo quartiere Santi Interdonato poiché non vi sarebbe corrispondenza tra il progetto di lottizzazione approvato e le opere realizzate da parte della ditta.   In questo lungo lasso di tempo, tuttavia, Palazzo Zanca ha agito come se fosse proprietario: oltre a pagare i costi della pubblica illuminazione, ha erogato servizi di trasporto pubblico e raccolta rifiuti.  Dopo che il comune ha scoperto la reale situazione, ha intimato di richiedere all’Enel il distacco dell’energia.  Decisione questa che potrebbe concretizzarsi da un momento all’altro lasciando al buio un’area ad altissima densità abitativa con i tutti i disagi e i rischi che ne conseguirebbero.  Per questo Interdonato torna a sollecitare un incontro tra le parti interessate sostenendo comunque che un eventuale richiesta di distacco dell’energia sarebbe un atto inopportuno ed anche contro legge. Appellandosi ad un articolo del codice della strada Interdonato sostiene che le cosiddette strade vicinali sono assimilate a quelle comunali e per questo da considerare pubbliche. Pertanto Palazzo Zanca è tenuto a provvedere alla pulizia delle loro pertinenze e arredo, e alla manutenzione di attrezzature, impianti e servizi. In una nota di diffida inviata al commissario del comune, Interdonato chiede quindi che non si proceda all’interruzione del contratto di fornitura elettrica che alimenta l’impianto di pubblica illuminazione di Messina Due. 

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