I motivi per cui era scattata l’ordinanza di protezione civile, con cui si dichiarava l’emergenza ambientale causata dall’ingombrante e ultradecennale passaggio dei tir in città, esistono tuttora. Anzi oggi ci sono ancora più problemi da affrontare come quello dell’esiguità del numero dei vigili urbani in organico. Non bastano certo i 32 agenti a tempo determinato, che dovrebbero prendere servizio non appena arriveranno i fondi stanziati dalla recente finanziaria – spiega il comandante del corpo Calogero Ferlisi: dal 2008 ad oggi ne sono andati in pensione 70. Il capo della polizia municipale rinnova la richiesta affinché il comune e la regione insistano con il governo nazionale perchè venga firmata una nuova ordinanza (l’ultima è scaduta a settembre dell’anno scorso) e vengano quindi destinate a Messina le somme necessarie per progettare soluzioni definitive per liberare la città dai tir. Questa mattina al comandante sono state consegnate le prime 540 firme raccolte dal comitato La nostra città per la petizione destinata all’autorità portuale in cui si chiede principalmente la chiusura definitiva della rada San Francesco. La consegna è avvenuta oggi, anche se la raccolta continua, in vista della riunione di domani nella sede dell’Autorità durante la quale si dovrebbero decidere i punti cardine di un nuovo bando per la concessione degli approdi in attesa che venga realizzato il porto di Tremestieri. Per Saro Visicaro, presidente del comitato, San Francesco va chiuso subito in modo da rendere improcrastinabile l’avvio dei lavori per il completamenti del porto a Sud dove dovrebbe essere realizzata l’area di stoccaggio dei tir. Ferlisi si è impegnato a farsi portavoce dei cittadini.