Parola d’ordine: cambiamento. Quel cambiamento che è stato il leit motiv della campagna elettorale di Ciccio Palano Quero, candidato sindaco del pd, area Renzi. Siamo militanti di partito- è il coro unanime dello stesso Quero, del presidente del V quartiere Alessandro Russo e di Giacomo D’Arrigo. Manterremo fede all’impegno assunto in sede di riunione del comitato organizzatore- dicono. I renziani sosterranno lealmente il vincitore della competizione, ma ci sono delle condizioni da cui non intendono prescindere e che sono riassumibili in una sola parola: discontinuità.
La giunta di Calabrò dovrà essere composta da uomini di alto profilo e non da taluni consiglieri comunali che Alessandro Russo definisce “improponibili”,senza farne i nomi però. “Non accetteremo premi di consolazione – incalza Quero- non abbiamo partecipato alle primarie per ottenere posizioni personali” INT
“Il vero voto libero siamo stati noi- aggiungono i renziani, fieri di avere sorpassato un partito come Sel e un candidato di spessore come l’ex city manager Emilio Fragale. E’ il segno che la città chiede il rinnovamento. Cambiamento ineluttabile.
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