Gli alberi sradicati e finiti per terra, il problema maggiore, soprattutto perché da questi sono sorti i disagi che dalla scorsa notte fino al tardo pomeriggio hanno interessato una vasta area del territorio comunale. Tra i casi più difficili, la situazione che si è venuta a creare a Ortoliuzzo e in altre frazioni della riviera tirrenica. Un’escalation di criticità dal momento che i grossi tronchi hanno reso difficile se non impossibile in alcuni momenti la circolazione, soprattutto dei mezzi pesanti. Le fronde degli stessi alberi hanno anche incrociato i cavi dell’alta tensione causando black out elettrici in diverse zone. Sulla statale 113 i vigili del fuoco, pur essendo intervenuti tempestivamente, non hanno potuto operare fino quando i tecnici dell’Enel hanno provveduto a rimuovere i cavi. Già dalle due della scorsa notte in molte frazioni i cittadini lamentavano la mancanza di energia. In alcune anche l’interruzione delle linee telefoniche. Conseguenze anche nell’erogazione idrica: ferme le pompe di sollevamento di alcuni serbatoi della rete comunale. In particolar modo quelli che servono i villaggi di Castanea, le Masse, Gesso, e sulla riviera tra Ortoliuzzo e Acqualadrone. L’inconveniente è stato risolto in serata anche se in qualche zona, sempre a nord della città, persiste ma i tecnici dell’Enel sono al lavoro. Sempre per mancanza di energia elettrica, ferme in mattinata gli impianti di pompaggio della rete fognaria.
Inevitabili le ripercussioni della viabilità lungo la 113 che costeggia le frazioni tirreniche. Addirittura, per alcune ore, le auto sono state fatte transitare sotto i due grossi tronchi che costituivano una specie di ponte sulle due carreggiate. A Spartà, invece, è stato possibile risolvere il problema in minor tempo. Difficoltà anche nelle due direttrici autostradali. Anche su queste arteria la Polstrada e le squadre del Cas hanno avuto il loro bel da fare per rimuovere rami e cartelloni finiti sull’asfalto. Come non bastassero questi, gli automobilisti che hanno percorso la Messina-Catania hanno dovuto fare i conti con la cenere fuoriuscita dall’Etna in eruzione e depositata sull’asfalto su entrambe le carreggiate tra gli svincoli di Fiumefreddo e Roccalumera.
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