“Stiamo costruendo le primarie di coalizione. Abbiamo idee, donne e uomini per rifondare la nostra città. Adesso è il momento dei fatti. Basta con le chiacchiere”. Usa facebook e twitter, prima ancora di inviare il documento ufficiale alla stampa, il segretario cittadino del PD Giuseppe Grioli, per fugare ogni dubbio sul rischio che le primarie, per la scelta del candidato sindaco di Messina del centrosinistra, non vengano più organizzate. E a manifestare i dubbi, ieri sera, erano stati i renziani, con a capo chi a partecipare alle primarie si è iscritto già da una settimana e cioè il presidente della IV circoscrizione Francesco Palano Quero. Il timore che saltasse tutto è stato provocato dalla notizia di una probabile nuova alleanza per le amministrative di maggio, sul modello palermitano, fra PD e Udc, scaturita da un riavvicinamento fra i deputati Francantonio Genovese e Giampiero D’Alia reso noto proprio il giorno dopo le politiche. Sentiamo l’esigenza- scrive Quero- di ribadire la nostra assoluta convinzione nello strumento democratico delle primarie, nonché il completo diniego alle forme di alleanze pre-elettorali che il ‘vecchio’ Pd ha sempre cercato, e cerca ancora, di imporre alla cittadinanza. Quindi Grioli nel documento ufficiale di sintesi della riunione delle segreterie cittadina e provinciale, che si è svolta ieri sera, ribadisce che gli organismi dirigenti hanno confermato la volontà del PD di aprire una stagione di riscatto civico dopo anni di amministrazione fallimentare e disastrosa. Per questa ragione – insiste - è ormai avviato il percorso di coinvolgimento di partiti e movimenti che intendano portare avanti un progetto di vero cambiamento per Messina. L’alleanza – aggiunge Grioli- deve essere costruita su un progetto chiaro e sulla condivisione di programmi e la scelta del candidato Sindaco andrà fatta attraverso le primarie aperte. In riferimento alla disponibilità dell’UDC a dialogare con i partiti che sostengono il governo Crocetta, gli esecutivi- conclude il segretario cittadino del Pd- raccolgono la disponibilità al dialogo e ribadiscono all’UDC la necessità di partecipare al percorso avviato, chiarendo posizioni, idee e modalità di adesione alle scelte della coalizione. Per la data della consultazione (che comunque non potrà superare il mese di marzo) e l’approvazione del regolamento definitivo bisognerà attendere ancora qualche giorno perché dovrà riunirsi la direzione, ma- anticipa Grioli, anche lui pronto a scendere in campo- i gazebo saranno in numero limitato, in modo da consentire anche ai piccoli movimenti di partecipare e controllare le operazioni di voto.
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