Sono i grillini i veri vincitori di questa tornata elettorale ed in particolare in Sicilia Orientale dove il M5S diventa il primo partito. Sono ben tre i giovanissimi messinesi eletti, che non vogliono essere chiamati onorevoli, ma che siederanno comunque a Montecitorio. Si tratta di Tommaso Currò, milazzese trapiantato a Catania, del 25enne laureato in chimica Francesco D’Uva e del barcellonese Alessio Villarosa. Scatta il premio di maggioranza alla camera per il centro-sinistra e questo significa che oltre per Francantonio Genovese, il Pd di Messina stacca il biglietto per Roma anche per la pattese Maria Tindara Gullo, new entry, che alle primarie aveva superato anche l’ex assessore comunale Liliana Modica. Sullo scranno di Sel, la cui capolista in vari collegi è Laura Boldrini, dovrebbe trovare posto Sofia Martino. Stesso passaggio per Carmelo Lo Monte ex Idv, oggi Centro Democratico, che potrebbe tornare alla Camera al posto di Bruno Tabacci già in odore di Ministero. Grazie ai 6 seggi scattati al Pdl, oltre ad Antonio Martino resta in sella Enzo Garofalo, così come torna a Roma, ma cambia palazzo, il sen. Gianpiero D’Alia che, stavolta, era candidato alla Camera. Al Parlamento anche altri due messinesi eletti altrove i pidiellini Rocco Crimi nel Lazio 2 e Domenico Scilipoti in Calabria che va a Palazzo Madama. Pidiellino anche l’unico senatore della provincia di Messina, ed eletto nella nostra circoscrizione: Bruno Mancuso, sindaco di S.Agata di Militello.
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