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Contenzioso da mezzo milione
fra Comune ed Acea.
Palestra al buio

ritiro scherma

La storia comincia alla palestra di Ritiro dove per un guasto alla cabina della media tensione sei società  di basket, pallavolo e scherma restano letteralmente al buio. L’impianto è utilizzabile solo finche il sole è alto. Per risolvere il guasto servono 15-20 mila euro. Uno sproposito. Meglio fare un nuovo allaccio. Ed è qui che si intreccia un’altra vicenda quella della fornitura di energia elettrica al Comune. Palazzo Zanca, in regime di libero mercato,  ha un contratto con Acea. La precaria situazione finanziaria del Comune fa saltare il pagamento di alcune macro bollette. Totale 2.400.000 euro. Acea Minaccia il taglio della fornitura ed allora Palazzo Zanca si impegna a saldare tutto non appena fosse stato approvato il previsionale 2012. Troppo tardi. Acea scarica Palazzo Zanca che nel frattempo – dopo quel convulso fine d’anno - come promesso paga le fatture. Acea, unilateralmente, rescinde in contratto ma non può distaccare la luce. Passa, per così dire, la fornitura in regime di salvaguardia ad enel energia che garantisce la luce ma a prezzo decisamente più alto e senza la possibilità di poter fare nuovi allacci. Ecco perché la situazione della palestra Ritiro è al momento senza soluzione. Ma anche altri strutture- ad esempio i nuovi uffici dell’Urbanistica al Dante Alighieri – hanno le stesse  difficoltà , per così dire ad accendersi.

Per il taglio- ritenuto ingiusto - della fornitura, Palazzo zanca ha avviato un contenzioso di risarcimento danni con Acea a cui ha chiesto mezzo milione di euro, più o meno il valore di una bolletta mensile del Comune di Messina. Acea vorrebbe riattivare il contratto ma ora Palazzo Zanca ed il suo energy manager l’ingegner Saglimbeni stanno percorrendo una strada diversa affidandosi alla Consip, la concessionaria pubblica che si occupa delle forniture. Senza gara d’appalto, molto presto,entro qualche settimana, Palazzo Zanca smetterà di pagare la luce ad un prezzo più alto ed avrà una nuovo contratto. Fino ad allora- verrebbe da dire- tempi bui per le squadre di ritiro che possono confidare solo  sull’allungarsi delle giornate per potersi allenare qualche minuto in più.   

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