Messina è stata recentemente sistemata all’ultimo posto della classifica delle città capoluogo d’italia in quanto ad ecosostenibilità. Il primato che emerge dalla ricerca di Legambiente passa attraverso i dati sui consumi idrici pro capite , la dispersione idrica ed una raccolta differenziata che non decolla.
Proprio su quest’ultimo aspetto il lavoro sui giovani da parte delle famiglie e delle scuole può essere determinante. Da una partnership mista, pubblico privata, è nato il progetto “Riduzione , riuso, Riciclo Recupero “ che ieri è stato presentato a palazzo dei Leoni. Saranno 63 gli istituti di Messina e della sua provincia -con 200 plessi totali - che parteciperanno all’iniziativa voluto anche dall’Ufficio Scolastico provinciale, dalla Nodo Infea, dall’Ato 3 , da Messinambiente, da Tirrenoambiente, da Rete Abile ed Eco Recuperi. Si tratta di un progetto di integrato di educazione ambientale che prevede più fasi. Per sensibilizzare i giovani, ma aggiungiamo noi, anche le loro famiglie, alla pratica della raccolta differenziata, saranno posizionate alcune isole ecologiche destinate alla raccolta di carta, cartone ed imballaggi vari, in ciascuna scuola. Non solo. I ragazzi potranno utilizzare anche gli eco box per gettar via i cosiddetti rifiuti tecnologici, toner, cartucce , parti di computer ma anche gli inseparabili telefonini che però non funzionano più. LA seconda fase del progetto prevede la partecipazione al concorso Piccoli gesti per un mondo migliore . Gli studenti si cimenteranno nella realizzazione di oggetti d’uso comune o giochi da tavolo attraverso l’utilizzo di materiale di recupero. Non mancheranno i premi per gli istituti più virtuosi, anche se quello più ambito per questi ragazzi sarà quello di poter dire che la loro città, d’ora in poi sarà più pulita.
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