Una grande pozzanghera che quando piove si trasforma in un piccolo lago di acqua e liquami. La palude della Libertà, la battezza un signore in fila alla posta. Prova a scherzarci su, lui che è di passaggio. Chi vive e lavora in questa zona ha poca voglia di farlo. Sono anni che questo tratto di strada si allaga, ciclicamente, insieme a cantine e negozi. Basta un pio’ di pioggia in più perché la situazione degeneri. Era accaduto il 21 dicembre scorso. Stamattina è successo di nuovo. All’acqua piovana si sono mischiati fogna e liquami. E alcuni commercianti hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco. Il problema ha radici lontane. C’è chi dice che sia nato insieme al lungomare Belfiore, il parco del Ringo, e alla riduzione dei canali di scolo delle acque piovane. Altri sostengono che il problema sia il tram, altri ancora che si tratti semplicemente di tombini otturati. Qualunque sia il problema, va analizzato e risolto. Abitanti e commercianti non possono andare avanti in questo modo. La puzza è talmente forte da far girare la testa. Restare a lungo qui non è facile. Viverci e lavorarci impossibile.
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