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Lacrime e sangue,
ma l’Ateneo è virtuoso

Il rettore Franco Tomasello sa bene che il rischio concreto è che da oggi a fine mandato si parli per lo più della corsa alla sua successione. Le candidature per il rettorato, anche se non tutte ufficiali, sono ormai sul tavolo e nelle prossime settimane la rosa potrebbe anche allargarsi. Il neurologo Giuseppe Vita è già in campo, il professore Pietro Navarra lavora ormai da tempo a questo progetto e a breve ufficializzerà il passo, certo è anche il prof. Antonio Romano Tassone, docente di diritto amministrativo e sicuramente figura di spessore del nostro Ateneo. E poi c’è la candidatura quasi scontata del gruppo da sempre oppositore a Tomasello che dovrebbe trovare la sintesi nella professoressa Adriana Ferlazzo. Ma il rettore non ci sta a far diventare la corsa all’ermellino ombelico del mondo universitario. «Guardate che all’Università non ci sono soltanto le elezione – attacca Tomasello – c’è tutto un sistema che sta vivendo un momento di transizione delicatissimo. I prossimi mesi saranno importantissimi per completare quel percorso di applicazione della nuova riforma: il Senato accademico è stato appena completato, ma ci sono altri organi fondamentali da creare come il Consiglio di Amministrazione. Così come c’è da affrontare la difficile realtà dei tagli del Governo agli Atenei. È passato in secondo piano il grande obiettivo raggiunto dalla nostra Università a fine anno – continua Tomasello – ovvero l’approvazione del bilancio previsionale (pareggio a 264 milioni di euro) a fronte di Atenei che sono in ginocchio e che nei prossimi mesi dovranno affrontare una crisi clamorosa».  

I dettagli li trovate sul nostro giornale

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