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Note di speranza ma
per pochi spettatori

N o n è stato facile mettere da parte, seppure per una sera, ansie e preoccupazioni. N e s s u n a protesta eclatante (così come si era intuito nelle ultime ore) ma neppure desiderio di rilassarsi a suon di musica. Teatro semivuoto ieri sera per il “concerto di solidarietà” (assente il commissario del Comune Luigi Croce), evento sui generis voluto dal rappresentante del Governo Stefano Trotta con lo scopo di rasserenare gli animi di una comunità inquieta. Per mettere da parte, nell’arco d i u n paio d ’ore, quell’insopportabile senso di desolazione che la drammatica situazione lavorativa sta generando in centinaia d i messinesi. Alcuni di loro hanno tuttavia onorato l’invito, accogliendo il prefetto davanti al Vittorio Emanuele. E c’erano pure un paio di striscioni delle coop sociali. Presidio garbato; atmosfera di rassegnazione, nessun intento manifestante. Ma l’idea non era certo quella d i prendere posto in platea. Allora, Trotta, accolto al grido «sei uno di noi», (scandito a più riprese) si è soffermato coi lavoratori
contrariati. Ha scambiato due parole, raccogliendo ancora una volta quei turbamenti strettamente correlati all’attuale momento di estrema difficoltà. Ed è come se tutte queste persone avessero scelto di consegnare a lui, tali angosce.

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