L’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato siglato dai sostituti procuratori Adriana Sciglio e Diego Capece Minutolo. Nove gli indagati, 8 persone fisiche e una persona giuridica. L’ex commissario della polizia municipale Aldo Bruzzano, il figlio Giuseppe e a Rosa Forte come amministratori e rappresentanti della “Carpe Diem srl”; Daniela Irrera, dipendente del negozio “Carpe Diem srl” di via Centonze; i vigili urbani Sebastiana Reina, Rosalba Ragazzi e Giacomo Visalli, agenti in servizio alla sezione
Tutela del territorio; il proprietario di un immobile, Vito Cavallo, come privato determinatore; la società “Carpe Diem srl”. I reati contestati a vario titolo dalla Procura: ricettazione, peculato, falso, omessa denuncia del pubblico ufficiale, abuso d’ufficio, soppressione o occultamento di atti, rifiuto di atti d’ufficio.
La prima contestazione riguarda i due Bruzzano, Irrera e Forte, due casi di ricettazione di oggetti d’oro; Bruzzano e i tre vigili rispondono di peculato; Bruzzano e il proprietario di una casa di via Consolare Valeria rispondono in concorso di falso, omessa denuncia del pubblico ufficiale, abuso d’ufficio e soppressione, distruzione o occultamento di atti; Bruzzano risponde poi di un’ipotesi di omessa denuncia e due ipotesi di rifiuto di atti d’ufficio.
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