Si cercherà di pagare almeno una mensilità ai 200 dipendenti delle cooperative sociali, ma ancora non ci sono certezze. E’quanto emerso stamani dall’incontro fra il ragioniere generale del comune Ferdinando Coglitore e i rappresentanti sindacali dei lavoratori che stamattina hanno protestato davanti a palazzo Zanca e che non percepiscono lo stipendio da giugno. L’emergenza nell’emergenza è quella che riguarda i servizi sociali resi alle persone che non sono autonome, quella popolazione indifesa e che non ha alcuna colpa di quanto sta accadendo, ma ne paga comunque le conseguenze. Ancora non siamo a questi livelli perchè chi cura questo settore è gente responsabile e professionale, ma quanto si può continuare a lavorare senza stipendio, nonostante la buona volontà e l’amore per il prossimo? Da giugno ci sono 200 lavratori che non riescono a mettere un centesimo in tasca e non si capisce secondo quale criterio il comune abbia deciso di pagare alcune cooperative e altre no. E ancora più inquietante è che il dipartimento comunale non può bandire le nuove gare per l’affidamento del servizio che scade a gennaio prossimo perchè non ci sono i fondi necessari. Quindi il rischio non è soltanto occupazionale, ma sociale.
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