I cinesi ci sono e sono davvero interessati al Ponte sullo Stretto di Messina. Tanto che è già stato firmato un memorandum of understanding: che non è un impegno vero e proprio ma conferma un 'sentiment' che ora andrà verificato. L'amministratore delegato di Stretto di Messina Pietro Ciucci conferma le voci circolate negli ultimi giorni e fa il punto sulla situazione dopo il decreto varato dal governo che riapre i giochi prorogando per 2 anni i termini per l'approvazione del progetto definitivo. Con CCCC (China Communication Costruction Company), ha spiegato Ciucci nel corso di un'audizione al Senato, "c'é un verbale fatto alla fine di un incontro a Istanbul in cui si afferma l'interesse a realizzare" il ponte. Ma l'interesse dei cinesi non è limitato a questo grosso operatore industriale: ci sono anche il Fondo sovrano cinese, già incontrato dall'ex ministro Matteoli, la China Developement Bank e la China Bank. Certo, finora nessuno era disposto a firmare un contratto in bianco visto che "non era chiara la posizione del Governo", ma ora il nuovo decreto "dà un percorso preciso tecnico-finanziario". Ciucci, che ha ripercorso tutta la storia del Ponte sullo stretto, ha sottolineato il fatto che il decreto "finalmente dà un indirizzo", mentre in passato c'é stata "qualche mancanza di indirizzo". |
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