Una preghiera per tutti i defunti, un pensiero, generale, alle vittime delle guerre e delle catastrofi naturali. Uno, speciale, alle tre ragazze morte nell’arena di Madrid la notte di Halloween. E poi un elogio a chi soffre e nella sofferenza trova il coraggio di benedire il Signore. Ai malati, soprattutto a quelli terminali, i santi di oggi. Così li ha definiti l’arcivescovo La Piana nell’omelia della messa per la commemorazione dei defunti, appuntamento tradizionale del due novembre.C’erano tantissimi fedeli, come sempre, al Gran Camposanto ad ascoltare le parole dell’arcivescovo. E c’era il solito grande affollamento nelle strade interne del cimitero. Pulite, questa volta, nei giorni in cui in tanti vanno a trovare i propri cari, rispettando una ricorrenza antica iniziata nel nono secolo e istituazionalizzata dalla chiesa cattolica nel quattordicesimo. Qualche piccolo problema, in realtà, è stato segnalato. Alcuni cittadini si sono lamentati per i servizi igienici. In molti casi chiusi, in altri sporchi. C’è chi ha scelto i giorni scorsi per portare un fiore ai propri cari, ma la maggior parte delle persone ha preferito andare oggi. Per la Polizia Municipale è stata una giornata di super lavoro, come per gli addetti del cimitero e per i venditori di fiori.
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