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Debiti per 15 mln
verso l'Enel

amam

A oggi, il bilancio è stato approvato lo scorso 6 agosto, l’agognato pareggio è stato raggiunto: i debiti sono ampiamente bilanciati dai crediti, ma se i primi vanno di sicuro fronteggiati, la riscossione dei secondi va perseguita e pretesa. Eccome se va pretesa, nei confronti di chiunque. Operazione facile a dirsi più che a farsi, foriera di un contenzioso non sempre risolvibile. E siamo di fronte a uno dei pozzi neri dell’Amam: i crediti nei confronti degli utenti ammontano, infatti, a oltre 65 milioni di euro. Una bella somma verrebbe da dire se non fosse che di questi oltre 25 milioni (più di un terzo) sono crediti precedenti al 2006, per i quali gli utenti potrebbero invocare la prescrizione.
Così come non è affatto semplice il compito della Fire, la società che si occupa del recupero dei crediti. E poi ci sono i debiti: otto milioni nei confronti di SiciliAcque, 7 e mezzo nei confronti dell’Eas, due milioni alla Fire e 500 mila euro alla Edison. E poi c’è un altro debito “clamoroso”: parliamo di 15 milioni che l’Amam deve all’Enel e di cui si è parlato poco. Una voragine che nel luglio del 2011 ha portato l’Azienda meridionale a interrompere il rapporto con l’Enel e a stipulare un nuovo contratto con l’Eni che, però, da allora non ha mai fatturato: e sembra che nessuno sia sia preoccupato di richiedere le fatture.

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