Nessun “ristoro” per Messina e per tutti gli altri comuni siciliani dal decreto sviluppo. Se ciambella di salvataggio doveva essere, così non sarà per Palazzo Zanca e per una Regione Sicilia esclusa dai beneficiari della “torta” della spending review. Un’esclusione che rischia di affossare ancor di più un Comune letteralmente con l’acqua alla gola, che ricorrerà al Tar del Lazio per opporsi alla sanzione da 7 milioni di euro (la seconda più alta in Italia) comminata dal Viminale per lo sforamento del patto di stabilità e che almeno fino a ottobre non avrà gli elementi sufficienti per chiudere un bilancio che, ad oggi, presenta falle aperte da tutte le parti. A lanciare il nuovo allarme, con una lettera inviata al sindaco Buzzanca, agli assessori e ai consiglieri comunali ed alla deputazione messinese, è l’assessore alle Politiche del territorio Giuseppe Corvaja. Alla Sicilia erano stati originariamente destinati circa 171 milioni e mezzo. Ma «nella conferenza Stato–Regioni del 3 agosto, per motivi che i deputati nazionali e regionali e i senatori
avranno modo di spiegare ai siciliani, ed in particolare ai cittadini messinesi, le somme destinate alla Sicilia sono state ridotte ad euro zero.
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