Il comunicato stampa dei Carabinieri del Comando provinciale di Messina
Le indagini, immediatamente avviate nella notte del 10 febbraio u.s., hanno permesso di appurare che il CARDIA Antonino avrebbe portato il gruppo di fuoco con la propria auto sino al luogo del delitto, ove VERDURA Rosario e SANTAPAOLA Domenico, unitamente ad altri soggetti ancora in via di identificazione, sarebbero scesi dal mezzo condotto dal CARDIA Antonino per poi dirigersi, allo scopo di ucciderle, verso le due vittime designate, esplodendo alcuni colpi di arma da fuoco all’indirizzo di GIORGIANNI Francesco e del fratello GIORGIANNI Davide.
L’agguato omicida, tuttavia, non aveva sortito gli effetti sperati, tanto che una delle vittime, GIORGIANNI Francesco, Guardia Particolare Giurata, avendo con se la pistola in dotazione, aveva risposto prontamente al fuoco, colpendo mortalmente SANTAPAOLA Domenico.
Le indagini, condotte secondo le tradizionali procedure e metodiche info-investigative, con il rilevante e qualificato supporto del R.I.S. (Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche) di Messina, hanno consentito di ricostruire compiutamente quanto accaduto quella fatidica sera.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, infatti, l’agguato organizzato nei confronti dei fratelli GIORGIANNI avrebbe avuto a che fare con un incidente stradale, avvenuto nell’agosto 2011, a seguito del quale persero la vita la moglie - De Salvo Giovanna - e il figlio - D’Arrigo Andrea - di D’Arrigo Fortunato, quest’ultimo cugino di VERDURA Rosario. E proprio quest’ultimo avrebbe addebitato la causa del sinistro alla guida imprudente di Davide GIORGIANNI, che nella circostanza procedeva alla guida della propria autovettura.
A seguito di tale evento, e dopo alcuni episodi di minacce e percosse, il VERDURA avrebbe deciso di “regolare i conti” con i due GIORGIANNI, tanto da non esitare a chiedere il supporto di altri soggetti, tra cui sicuramente il SANTAPAOLA Domenico ed il CARDIA Antonino.
Il provvedimento di fermo, a firma del Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina, Dott.ssa Alessia GIORGIANNI, è scattato quando, nelle ultime fasi delle indagini, è emerso chiaramente come fosse oltremodo presente il concreto pericolo di fuga da parte di uno degli indagati, il quale avrebbe pianificato un imminente viaggio in Australia.
Dopo la notifica del provvedimento, i due fermati sono stati associati alla Casa Circondariale di Messina Gazzi, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Caricamento commenti
Commenta la notizia