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Sbloccati i fondi per il depuratore

La quota più importante è stata destinata proprio all’impianto di Tono, la cui costruzione dovrebbe eliminare in buona parte le criticità del sistema di depurazione messinese. Dotare la zona nord di un’adeguata struttura significa permettere l'alleggerimento di quelle di Mili e San Saba. Si potrà inoltre evitare di scaricare parte di liquami in mare per insufficienza strutturale (specie d'estate), ridurre drasticamente i disagi ambientali legati alla lunghezza dell'attuale linea di adduzione e adeguarsi ai dettami del Programma di attuazione delle rete fognaria (Parf) vigente. L’impianto, che si estenderà per ventitre chilometri (di tubazioni), dovrebbe essere ultimato in cinque anni e mezzo. Circa quaranta mila invece gli abitanti della riviera e della frazioni collinari che dovrebbero essere serviti.

L'assessore allo sviluppo economico, Gianfranco Scoglio, ha ribadito che “si tratta di un'opera essenziale non soltanto per qualsiasi ipotesi di sviluppo turistico della città ma anche per le normali qualità della vita di una porzione di territorio in cui oltre alla depurazione è necessario il completamento della rete di adduzione delle acque potabili e del gas, opere per le quali sono state completate le attività di progettazione e richiesto al Dipartimento Acque Regionali ed al concessionario Italgas s.p.a il finanziamento. Ringrazio – scrive Scoglio - il CIPE, la Regione Sicilia e la Segreteria tecnica dell’ Ato Acque s.p.a., struttura alla quale sono state demandate dalla Regione le relative competenze ed il Dipartimento Opere Pubbliche del Comune nella persona dell’ing. Antonio Amato che ha fornito alla struttura regionale i progetti preliminari. Desidero infatti precisare che l’avvenuto finanziamento dell'intero progetto, comprendente non solo il depuratore ma anche le relative reti, è frutto della sinergia tra enti che hanno saputo fare sistema per rispondere concretamente alle censure della Comunità Europea. Sono inoltre fiducioso che nel piano degli interventi potrà trovare finanziamento anche il progetto per l’ammodernamento del depuratore di Mili che tanti problemi causa agli abitanti della zona Sud. Voglio per onore di verità puntualizzare però che l’appalto concorso, avviato dall’allora assessore Giuseppe Mangiapane, non si arenò per volontà politica o del sottoscritto ma per la bocciatura da parte dell’assessorato Regionale Territorio e Ambiente della variante urbanistica adottata dal Consiglio Comunale e che l’intervento originario per la previsione di un costo di circa 40 miliardi riguardava solo la realizzazione del depuratore e l’allaccio dei villaggi collinari, mentre per le reti di adduzione del sistema Mortelle - Tono necessitavano altri 40 miliardi per un totale complessivo di 80 miliardi. Per tale motivo insieme al Commissario Sbordone avviammo il project financing non avendo il Comune la disponibilità delle somme necessarie alla realizzazione dell’intero progetto.

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