"L'integrazione tra i Paesi è una meta ambiziosa che richiede, tuttavia, una continua, concreta testimonianza e una delicata mediazione come dimostrano le vicende attuali dell'Europa". L'ha detto il rettore dell'Università di Messina, Francesco Tomasello, durante un incontro al rettorato, alla presenza del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo e dei suoi omologhi del Marocco e Tunisia, Lahcen Daoudi e Moncef Ben Salem. "In questo momento - ha aggiunto Tomasello - ancora più forti appaiono le ragioni dell'unità e della integrazione tra i popoli perché solo con una nuova sinergia si potranno raccogliere le sfide della globalizzazione. Con umiltà e tenacia gli atenei mediterranei intendono essere considerati per la capacità di migliorare i loro servizi e per le iniziative prodotte, convinti che solo la politica del fare, concreta e incisiva, e per quanto difficile e faticosa, possa assicurare alla nostra opera quel respiro più ampio di cui hanno bisogno il Sud e i nostri giovani". Le università dell'Area mediterranea - ha concluso - intendo potenziare i già esistenti progetti di alta formazione, ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico con l'obiettivo di offrire nuove prospettive alle giovani generazioni". (ANSA).
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