Genova, Parma, Padova, Verona e Catanzaro ci sono riusciti. Anche Palermo, che domenica ha avuto mille disavventure, è ad un passo da chiudere i conti. Messina no. Ancora una volta. Tutto bloccato e per sapere l’esito delle elezioni dovremo attendere il fine settimana. Un’attesa che a Messina è diventata una certezza: è successo nel 2013 e poi nel 2018, per restare al recente passato. Ma nel 2022 si è andati oltre. Già, perché nelle precedenti tornate, il grosso dello spoglio era stato trasferito all’interfaccia web del sito del Comune. I cittadini sapevano chi aveva vinto, chi aveva perso, c’erano dei dubbi sul ballottaggio del 2013, e si aspettavano solo i dettagli. Stavolta l’unica certezza è che Federico Basile è il nuovo sindaco della città. Per tutto il resto ci sarà da attendere. Le segreterie dei partiti hanno fatto la loro raccolta di dati, ma nessuno è riuscito, né ne aveva interesse, a chiudere tutti i conti. Ecco perché ci sono alcuni consiglieri che festeggiano e altri che sono sulle spine.
Chiariamo un passaggio. Quello che il Comune non riesce a dare con la tempestività delle altre città, è l’informazione sull’esito del voto. Per quanto riguarda l’ufficialità dei risultati, il compito spetta al seggio unico centrale che stamattina comincerà a lavorare.
Da ieri alle 16, la nuova e completa piattaforma web del Comune ha smesso ogni aggiornamento. Per quanto riguarda il voto del sindaco e delle liste è fermo a 181 sezioni su 253. Per le preferenze dei vari candidati al Consiglio è congelato addirittura a 37 sezioni.
Palazzo Zanca ha emanato un comunicato stampa in cui ha spiegato che «per 73 sezioni rispetto alle 253 totali il dato elettorale comunicato dai presidenti dei relativi seggi risulta squadrato, cioè disallineato tra il numero dei votanti ed i voti espressi». E che per questo, dunque, non ci sarà altra comunicazione se non quella dopo la fine del lavoro del seggio unico centrale.
La rete della comunicazione fra i dati di un seggio e il Comune che deve divulgare i dati, ancor che ufficiosi, è semplice. Ogni presidente di seggio ha un foglio che deve compilare e in cui c’è la sintesi dei voti per i candidati a sindaco e per le liste. Questo foglio viene consegnato ad un vigile urbano che è nel seggio e questo lo deve portare o inviare in via telematica al Comune che trasferisce i dati al sito web. Ebbene su 253 di queste comunicazioni, 73 non erano corrette, nel senso che il numero dei votanti non corrispondeva a quello dei voti espressi e quindi non era “accettabile”. Ieri diversi presidenti di sezione sono stati contattati dall’ufficio elettorale perché rifacessero i conti e provassero a farli quadrare, ma molti non ci sono riusciti. Il sistema informatico non accetta dati che non siano precisi e la articolata macchina di raccolta dati si è bloccata.
Per quel che riguarda le preferenze e i quartieri, invece, la comunicazione avviene con un modello più corposo che il presidente deve consegnare quando porta tutto il materiale, schede comprese, al Comune. Di questi moduli sempre utili per la sola comunicazione, ne mancano 183, ma delle 70 di cui è in possesso Palazzo Zanca, sono sbagliati per lo stesso disallineamento numerico. Una parte di questi moduli è nella stanza del consiglio e forse oggi, quando sarà riaperta per la seduta del seggio unico, potranno essere recuperati. Ma resta il problema degli errori che comunque renderanno impossibile dare una comunicazione compiuta ai messinesi. Se poi arriviamo alle Circoscrizioni, mancherebbero 119 sezioni, e per quanto riguarda le preferenze è come se ancora non si fosse votato: dati con il contagocce.
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