Picerno-Acr Messina 2-1
PICERNO (4-2-3-1): Albertazzi 6; Vanacore 6 (1’ st Setola 6), Ferrani 6,5, Allegretto 6,5, Guerra 6,5; Dettori 7 (19’st De Ciancio 6), Pitarresi 6; D’Angelo 6 (44’ st Viviani sv), Vivacqua 6 (19’st Terranova 6), Carrà 6; Reginaldo 7 (35’ st De Franco sv). A disp: Summa, De Cristofaro, Alcidies, Gerardi, Garcia, Stasi, Coratella. All. Palo 7.
MESSINA (4-4-2): Lewandowski 6; Morelli 5,5 (12’st Fazzi 6), Fantoni 6, Carillo 6,5, Sarzi Puttini 5,5; Simonetti 5,5 (22’pt Russo 5,5, 33’st Busatto sv), Damian 5, Fofana 5, Catania 6 (33’st Marginean sv); Adorante 5, Vukusic 5 (12’st Milinkovic 6). A disp: Fusco, Rondinella, Goncalves, Konate, Di Stefano. All. Sullo 5,5.
ARBITRO: De Angeli di Milano.
MARCATORI: 16’ pt Adorante (M), 25’ pt Dettori (P), 6’ st rig. Reginaldo (P)
NOTE: Spettatori 500 circa. Espulso: al 23’ st Adorante (M) per gioco violento. Ammoniti: Russo (M), Vanacore (P), Fofana (M), Carrà (P), Damian (M). Angoli: 4-4. Recupero: 1’ pt, 5’ st.
POTENZA: Perdere fa male, ma perdere in rimonta aumenta il rammarico. Il Messina non riesce a tornare a casa con punti dalla Basilicata, dimostrando superficialità dopo il vantaggio illusorio di Adorante, che nella ripresa si fa espellere per un colpo a palla lontana, ai danni di Allegretto. La squadra di Sullo in inferiorità numerica rischia due volte di trovare il pareggio, prima con una girata larga di Catania, poi con un una deviazione di Fantoni che conclude tra le mani di Albertazzi.
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