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Motocross: parla Giuliano Mancuso, il 24enne messinese detentore del titolo tricolore senior

Mancuso non cambia: «Rimango nella 125 per vincere» «Lavoro da un anno e mezzo con una moto che ora conosco bene. Non corro in Sicilia da tre anni e so che sarà emozionante tornarci»

Giuliano Mancuso, vincitore del tricolore Senior 125 enduro e secondo nella stessa categoria agli Assoluti d’Italia in questi giorni sta completando la preparazione in vista della ripresa delle gare.
Il talentuoso ventiquattrenne messinese si è raccontato dopo una stagione brillante, nella quale è risalito nel ranking nazionale fino alla 44ª posizione assoluta.
«Un anno più che buono, superpositivo – ha esordito Giuliano –. Tornato in sella a una 125 il risultato è stato ottimo, sono contento».
Dalla vittoria del regionale con il Mc dello Stretto festeggiata a Santo Saba ne è trascorso di tempo.
«Sì bellissima, ricordo che l’ultima prova è stata a Messina ed è stato bello vincere davanti ai miei concittadini».
Hai iniziato a gareggiare nell’Italiano e ti sei trasferito alla Beta. Che esperienza hai fatto?
«Il passaggio al Team Boano è stato importante per la mia crescita sportiva e professionale. Ho dovuto lasciare la Sicilia per approdare al Nord, vivendo da solo e non è stato facile, ma mi è servito parecchio».
Riparti dal D’Arpa Racing con un’altra cilindrata?
«No, no. rimango con la 125 e sarà una stagione importante per me perché avrò un anno di esperienza in più con questa moto. Cambiare tutto è sempre un po’ complicato, però adesso stiamo lavorando già da un anno, conosco bene la moto sempre perfetta in tutte le gare, sono sicuro che nel 2021 possiamo lottare per vincere gli Assoluti d’Italia».
C’è un video che ti riprende mentre provi la 250 4T.
«Sono stato in Fantic a provare il quattro tempi, sicuramente un prodotto valido, però abbiamo preferito rimanere con la 125, progetto molto interessante, che vogliamo portar avanti».

Senti di dover ringraziare qualcuno per quello che hai fatto?
«In primis la mia famiglia e poi tantissime persone, dal Mc dello Stretto al Team Boano al D’Arpa Racing che mi hanno offerto una grande opportunità che cercherò di sfruttare al meglio».
Quanto tempo rimani a Messina e che programma di allenamento stai seguendo?
«Le gare sono lontane, per adesso mi sto allenando con un po’ di corsa, bici, palestra e quando mi alleno mi impegno in manche un po’ più lunghe per fare resistenza».
Hai sostenuto un duplice ruolo, pilota e allenatore. Come si fa?
«Nulla è facile, cerco di ottimizzare i tempi e scegliere la migliore soluzione dal punto di vista fisico e sportivo. Sono contento di fare parte del gruppo D’Arpa, mi hanno dato fiducia e penso sia stata ricambiata. Jed Etchells (Isola di Man) ha concluso come vicecampione del mondo nella Youth, io ho vinto il campionato italiano, Hugo Svard (Finlandia) si è posizionato benissimo al Mondiale. Abbiamo fatto tutti un bel lavoro e cercheremo di migliorarci».
Stai programmando il futuro?
«Perché no, sono giovane, ho 24 anni e bisogna guardare avanti. Non è facile lavorare solo come pilota, cerco di guardarmi intorno».

La stagione inizia da Passirano...
«Lì ho corso la prima gara degli Assoluti d’Italia nel 2018 ed è stata terrificante, sotto un diluvio universale con temperature incredibili, a metà giornata ha anche nevicato. Spero non sia così ma siamo pronti a tutti».
La seconda prova degli assoluti si corre a Custonaci, in Sicilia. Giochi in casa?
«Belle le gare a Custonaci, anche se non ho disputato gli Assoluti nel 2017 per un infortunio al polso. Non corro in Sicilia da tre anni e sicuramente sarà emozionante. Davanti al caloroso pubblico si corrono gare sempre di livello, spero di fare bene».
Aprile a Fabriano e maggio a Piedilugo.
«A Fabriano nel 2018 ho disputato la prima prova del campionato Europeo sviluppata sul percorso del campionato del mondo dell’anno precedente. Una gara di livello, spero che sia ancora così e di fare una buona gara».
Penultima prova in Lombardia e chiusura in Friuli. Sarà lì che ti giocherai il titolo?
«Spero di arrivare nella parte estiva del campionato più avanti possibile. Riesco a esprimermi meglio nelle gare più calde su terreni più duri. Piano piano ho acquisito un po’ di esperienza anche nel fango, mi auguro di far bene».

Quant’è difficile per un pilota del tuo livello allenarsi da solo?
«Non è facile, avere dei compagni di squadra veloci quanto te se non più veloci è la cosa giusta per migliorarsi. Da Boano avevo compagni di squadra del calibro di Freeman, Cavallo e Philippaerts. Piloti di altissimo livello che mi hanno aiutato tanto. La cosa più importante è lavorare bene, fare il più possibile».
Con la valigia pronta, lasci scaffali vuoti per qualche altro trofeo?
«Speriamo, lo spazio per le coppe si trova sempre».

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