La Pasta Reale. Una di quelle tradizioni "blasonate", concessione rara ma preziosa sulle tavole siciliane. L'ultima puntata della rubrica estiva "Le ricette della tradizione - In cucina con Gazzetta" è un tuffo nelle celebrazioni di un ingrediente principe delle nostre montagne: la mandorla.
Un prodotto versatile, che si declina al dolce come al salato. Un elemento ricco di "sostanza".
Per concludere il viaggio torniamo là da dove siamo partiti. A Castel di Lucio, estrema periferia Messinese, ospiti della signora Liboria che, con un gruppo di amiche massaie, ci svela i segreti di una lavorazione lunga ed affascinante, minuziosa e artistica.
Ma anche le storie che animano la preparazione, tipica di ricevimenti e banchetti, festosa e festiva.
La Pasta Reale, una ricetta "essenziale"
Ingredienti
1kg di mandorle sgusciate
1kg di zucchero
Preparazione
Mettere a bollire le mandorle in una pentola d'acqua. Appena pronte, privarle della "pelle" e lasciarle macerare con lo zucchero. Quindi macinarle (operazione un tempo affidata ad antiche macchine manuali, oggi sostituite da più pratici robot da cucina) fino ad ottenere una pasta densa. La fase di "formatura" è delegata alla fantasia della cuoca (le forme tipiche siciliane riproducono per lo più quelle di frutta e fiori).
Intanto, a parte, preparare l'impasto della frolla e stenderla fino ad ottenere un "foglio" sul quale "attaccare" le paste. Spennellarla con acqua e zucchero aiuterà ad aderire al meglio (e a non staccarsi durante la cottura).
Disporre dunque le paste con la loro base di frolla su di una teglia foderata di carta forno ed infornare per 15 minuti circa a 150 gradi. Appena le paste assumeranno quella colorazione rosata tipica (fondamentale per evitare che si secchino), disporle su un vassoio da portata ed aspettare che si raffreddino per spolverarle con zucchero a velo.
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