In principio fu Taormina. La Perla dello Ionio era sinonimo di divertimento, di locali notturni, di discoteche (Tout va, Taitù, Septimo, La Giara; Marabù e Cabana a Giardini). Poi nelle notti calde dei giovani messinesi entrarono di diritto le "storiche" Cupole a Milazzo e la Domenica italiana a "La Pineta" di Patti. Per la "tribù che balla" erano gli anni dei "viaggi" per raggiungere i luoghi del divertimento. Tanti chilometri, prima di scatenarsi. I tentativi di regalare "movimento" ai messinesi senza percorrere lunghi tratti di autostrada duravano, infatti, il tempo di una stella cadente. Da una ventina d'anni la musica è cambiata nel "paese dei balocchi". Prima il centro storico riorganizzato, via Cardines, via Lepanto, piazza Immacolata di Marmo, poi il boom sulla riviera nord. Nuove "onde sonore" che da tempo hanno letteralmente ammaliato giovani e meno giovani. All'inizio si chiamavano "lidini", da almeno un lustro sono delle vere e proprie discoteche all'aperto con lo spettacolo mozzafiato dello Stretto come teatro naturale. Le ultime due estati hanno inevitabilmente portato il marchio della pandemia con una paura manifesta, adesso la grande voglia di ripartire, di incontrarsi, di provare a lasciarsi tutto alle spalle. Ecco perché Gazzetta del Sud online ha deciso di portavi nel mondo della movida made in Messina: cinque puntate dedicate all'arte di divertirsi. In città il viaggio nelle serate dell'estate 2022 declinato BlueSky, M'Ama, Tarea, Bohemia, Riva, Fico vista Mare. Poi il viaggio in provincia: "La Pineta" di San Giorgio di Gioiosa Marea, il Sunset di Capo d'Orlando, Malarazzamare e Sofia Bakery on the beach a Barcellona, Lido Stone Beach, Horizon, Bukowski a Milazzo. E ancora Isole Eolie, Taormina, Giardini. E allora via alle danze, farà caldo. Tanto caldo.