Un grido accorato, alla ricerca di una libertà sempre più effimera, parole "incastrate" tra i denti, versi di rabbia e sofferenza: sono queste le prerogative principali delle "barre" di One$even, al secolo Paolo Mangano, rapper di appena 23 anni nativo del rione "Gazzi" di Messina. La videoclip del suo ultimo brano "Non mi tocchi" ha suscitato non poche polemiche nel capoluogo peloritano, etichettata forse frettolosamente come esempio di "Gangsta rap": "Non era mia intenzione stereotipare il quartiere nel quale sono nato - risponde Paolo - bensí credo che la rappresentazione nuda e cruda di avvenimenti giornalieri possa far aprire gli occhi a chi ha avuto la fortuna di non nascere in strada" La strada più agevole per molti suoi coetanei è la delinquenza, in un rione popoloso salito alla ribalta nazionale per l'incresciosa vicenda delle baracche che pare stia finalmente trovando la luce in fondo al tunnel : "Il mio quartiere è pieno di bravi ragazzi vittime di scelte sbagliate, a volte anche obbligate. La musica è stata la mia salvezza, lotto giornalmente per coronare il mio sogno e provo a trasferire questo sentimento nelle mie rime".