Complementari e indissolubili, Lorenzo Musolino e Gianmarco Spadaro, giovani architetti messinesi, portano il vessillo di una generazione che tra mille difficoltà, come se non bastassero già le insidie lavorative pre-pandemiche, è riuscita a farsi largo nel mondo "dei grandi" facendo leva sulle proprie idee, coniugando la propria creatività in una variegata offerta al passo con i tempi. Coinquilini ai tempi dell'Università di Architettura a Reggio Calabria, soci in affari oggi nella propria città d'origine, Messina, dopo aver girovagato in lungo e in largo per lo stivale. "Abbiamo condiviso la quotidianità dell'essere coinquilini, partecipato insieme ai concorsi e da subito ci siamo resi conto quanto la nostra diversità potesse essere il nostro punto di forza. Io anima pratica di questo studio, Lorenzo quella creativa" sottolinea Gianmarco. Terminati gli studi, le strade si dividono. Lorenzo sceglie Firenze per completare gli studi, Gianmarco si misura con la caotica Milano, due strade che torneranno a incrociarsi qualche anno dopo. La lampadina si accende e quelle che sembravano essere difficoltà si trasformano in opportunità. "Era marzo del 2020, quando ci trovavamo insieme a Milano, accerchiati da una pandemia che aveva iniziato a far tremare il pianeta, il nostro pensiero però era quello di tornare prima possibile a casa per trascorrere le vacanze estive, per godere del sole della nostra terra in sicurezza. Ci siamo posti all'interno del problema - racconta Lorenzo - proponendo una soluzione che potesse esser valida in più occasioni, da lí l'idea di brevettare i primi teli da mare a prova di distanziamento sociale"