Rientra nel perimetro territoriale del comune di Patti, ma è dalla costa di Oliveri che più facilmente si può raggiungere la meravigliosa spiaggia della riserva naturale orientata “Laghetti di Marinello”, una “perla” che oltre ad unire bello e sacro, ha mantenuto, rispetto alle altre riserve messinesi, un habitat incontaminato e selvaggio, nonostante la vicinanza con un luogo di culto tra i più noti della Sicilia, ovvero il santuario di Tindari, che sovrasta la spiaggia. Clicca qui per votare Ad abbellire la spiaggia di Marinello ci sono grotte, calette, falesie e faraglioni levigati dal mare che non è semplice raggiungere a piedi, ma che dal mare regalano ai visitatori un magnifico contrasto tra una miriade di sfumature d'azzurro che abbracciano sabbie bianche e multiformi pareti rocciose. La grotta più famosa è quella di Donna Villa, maga mangia-uomini che incarna una sorta di “Circe siciliana”: si racconta che quando alla donna sfuggisse qualche preda per la rabbia scavava la roccia, graffiandola con le unghie. Ogni caletta ha, invece, il suo nome e la sua leggenda che vengono tramandate di padre in figlio dai pescatori della zona: la caletta del Serpente, quella di Don Felice, quella di Don Mariano, il Maizanazzo e la Valle sono sono alcune. Anche alle falesie è stato dato un nome, quella più suggestiva è “l'elefante”, una parete rocciosa che somiglia a un elegante pachiderma con la proboscide in mare. Clicca qui per votare