Messina si tinge di arcobaleno per il primo Pride dello Stretto, la manifestazione per rivendicare i diritti che ancora non sono riconosciuti. Una festa colorata e gioiosa con una moltitudine di persone di tutte le età che ha invaso pacificamente le strade di Messina.
Oltre millecinquecento, secondo una prima stima, i partecipanti che stanno sfilando per le vie del centro. Soddisfatto Rosario Duca dell’Arcigay di Messina: «Questo non è il gaypride è il pride perchè vuole rappresentare e rivendicare i diritti di tutti, del bambino a non essere bullizzato, della donna che non deve essere maltrattata, del disoccupato ad avere un lavoro e del lavoratore ad essere pagato giustamente insomma i diritti di tutti ed anche quelli degli omosessuali ad avere riconosciuto quello che la costituzione già ci riconosce, l’articolo 3 dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, e non possono essere discriminati, noi chiediamo quella applicazione.
«Abbiamo avuto le unioni civili -aggiunge- ma abbiamo una battaglia ammiraglia:il matrimonio egualitario e le adozioni, sappiamo amare i bambini come lo sanno fare gli altri perchè abbiamo amore da dare».
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