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Speciale Elezioni Messina, Gino Sturniolo: "Ai messinesi offriamo una battaglia"

Incontriamo Gino Sturniolo nello studio del sito Gazzettadelsud.it. Bibliotecario, 60 anni, ex consigliere comunale, attivista sociale, oggi si candida a sindaco con la lista “Messina in Comune”.
Quale è il “biglietto da visita” del suo programma?
«L’elemento centrale è la questione del bilancio. Non è possibile affrontare i temi del Comune o parlare di programmi per il futuro se prima non si scioglie il nodo dei bilanci. In questi anni, abbiamo assistito alla narrazione di Cateno De Luca di un risanamento finanziario che io non reputo realistico, anzi ritengo che ci troviamo, in questo momento, più o meno, come quando si insediò Renato Accorinti nel 2013, con un Piano di riequilibrio da rifare e una montagna di debiti, più o meno rimasta inalterata, con il vantaggio di aver fatto un risparmio di una decina di milioni con le transazioni. Per questo, la prima mossa che abbiamo fatto in campagna elettorale è quella di proporre un appello a tutti gli altri candidati ad aprire una trattativa con il Governo nazionale per conseguire condizioni economico-finanziarie più vantaggiose ed uscire dallo stato di dissesto in cui ci troviamo di fatto».

Uno dei punti cruciali e delle “novità” del vostro programma è l’Autogoverno: in cosa consiste, come verrà sperimentato in concreto?
«Noi stiamo provando a inserire all’interno di questa campagna elettorale delle categorie nuove, la sensazione che abbiamo è che tutti gli altri dicano le stesse cose, e sono le stesse cose proposte nelle precedenti campagne elettorali. Uno di questi concetti è quello dell’Autogoverno. Noi riteniamo che le istituzioni oggi siano indietro rispetto alla società, perché hanno fatto “harakiri”, hanno deciso, “definanziandosi”, di non essere in grado di dare risposte alla città. Noi pensiamo che, attraverso l’apertura di una serie di luoghi nei quartieri e nei villaggi, le persone possano tornare a incontrarsi, a svolgere attività culturali ma anche a determinare il governo dei territori. La nostra idea è creare un nesso amministrativo tra questi luoghi e le Circoscrizioni».

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