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De Luca: "Mi do 10 e lode. Mi hanno già offerto la vicepresidenza della Regione ma ho rifiutato"

E' arrivato il giorno delle dimissioni del sindaco Cateno De Luca, con un ultimo annuncio: lunedì notte, infatti, svelerà il nome del candidato e della giunta della prossima amministrazione

Ormai tutto è confermato, oggi il saluto alla città e l'incontro con la stampa. Tra le varie domande alle quali Cateno De Luca ha risposto, quella sul commissario che dovrà gestire Messina. "E' una questione sulla quale c'è doveroso riserbo, stiamo cercando di avere un commissario che, in modo equilibrato, possa gestire questa fase transitoria. Con i numeri non si gioca, per smontare il piano di riequilibrio bisogna prima capire e motivare. Che interesse avrebbe toccare quella parte che è meglio non toccare, perché vorrebbe dire essere coinvolti in delle responsabilità. E Musumeci? Ormai nessuno lo comprende, ma toccare il piano di riequilibrio - ha ribadito - vuol dire essere coinvolti in responsabilità che non conviene e solo un cretino come Cateno De Luca si è potuto prendere il cerino in mano con il rischio che si spegnesse".

E su una sua eventuale candidatura alla presidenza della Regione: "Già ho rifiutato la vicepresidenza con delega al Bilancio e alla Programmazione. Questo non è un progetto che mira ad alzare il prezzo".

Qualcosa di cui si è pentito? "Quel video sul clochard lo potevo evitare. Del blitz al PalaCultura mi sono pentito amaramente". E proposito di promesse e rammarico... "La mancata demolizione del Sea Flight, un ecomostro simbolo dell'industrializzazione delle nostre spiagge, della parte più bella della nostra città. Il Demanio marittimo ce l'ha impedito. Sarà tra le prime cose che faremo, con la nuova amministrazione e me Presidente della Regione".

Il nuovo candidato? Sarà comunicato lunedì notte

E proprio sul candidato alle comunali le novità arriveranno nei prossimi giorni: "Sarà comunicato lunedì notte a piazza Duomo, dopo la mezzanotte quando non sarò più sindaco. Ho le idee chiare e, al di là dei tatticismi, non faccio un passo senza aver programmato prima gli altri dieci". Sugli eventuali rivali: "Mi piacerebbero Alessandro Russo e Felice Calabrò, ma con Peppino Buzzanca sarebbe una goduria".

"Mi do 10 e lode, considerato che non avevo un consiglio comunale"

De Luca, poi, dà i voti dopo questi anni da primo cittadino a Messina: "Mi do un 10 e lode, perché le condizioni in cui operato sono da 10 e lode, anche se qualcosa non sono riuscito a farla, considerano che sono un sindaco eletto senza un consiglio comunale. Io ho evitato di acquistare consiglieri comunali usando le partecipate, come è stato fatto in passato. Non l'ho voluto fare perché questo significava un compromesso che non avrebbe consentito di governare".

Poi il primo cittadino ha escluso aperture in campagna elettore: "Lo schema è quello che abbiamo presentato alla città tre anni e mezzo fa. Lunedì notte presenteremo anche la giunta, quindi non c'è spazio per trattativa. Presenteremo il candidato a sindaco, giunta e aspirante presidente al consiglio comunale che sarei io", ha aggiunto De Luca che, su una vicinanza a Miccichè ha aggiunto: "Le offerte arrivano, anche di passare alle nazionali. Condizioneremo gli equilibri nazionali, parte l'operazione movimento meridionalista, è pronta al denominazione e si stanno registrando i loghi. Quando ho detto che Messina sarebbe stata il fulcro di tutti i prossimi equilibri regionali e nazionali non stavo scherzando. Palermo crolla perché la candidatura di De Luca sta facendo tremare i palazzi".

Per De Luca sarebbe un ritorno a Palermo dieci anni dopo e con possibili stessi avversari: "Cambia che ho fatto più gavetta, anche perché aver amministrato Messina è stato il completamento della formazione che mi serviva. Messina rappresenta in piccolo quello che è la Sicilia, con vizi, pregi, difetti e pericoli. Il prossimo presidente della Regione deve essere un sindaco, deve governare con la stessa tensione che si ha come sindaco. Questa tensione è mancata, la Regione non è stata amministrata, è stata fatta e si continua a fare solo politica. La mia candidatura romperà questa logica".

Il saluto a Messina

"Ringrazio Messina perché mi ha eletto in un momento difficile della mia vita, dopo l’arresto. Ero isolato e appestato. Non lo dimenticherò il legame con i messinesi che hanno creduto in me. Il nostro rapporto non finirà mai è solo un arrivederci".

 

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