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Le baracche di Messina a "Dritto e Rovescio", Siracusano: "Legge pronta, tocca al governo"

Le baraccopoli di Messina a “Dritto e Rovescio”, su Rete 4. Il popolare talk show politico condotto da Paolo Del Debbio ieri sera ha trattato il tema delle casette della città dello Stretto. Un inviato della trasmissione - Lorenzo Caroselli - ha visitato il villaggio di Fondo Fucile, parlato con gli abitati, mostrato in una televisione nazionale la realtà nella quale vivono migliaia di cittadini messinesi.

«La prima cosa che ho fatto quando sono diventata parlamentare è stata quella di presentare, insieme alla mia capogruppo Mariastella Gelmini, una proposta di legge - che adesso è all’ordine del giorno della Commissione Ambiente di Montecitorio - per risolvere immediatamente lo scempio delle baraccopoli di Messina. Ma sapete cosa mi ha risposto il governo? Mi ha detto di aspettare, mi ha risposto di attendere perché bisogna verificare prima se esistono delle criticità in riferimento alle competenze: se sono regionali o nazionali. Mi hanno risposto che bisogna verificare se ci sono dei problemi di costituzionalità».

Così Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia, intervistata da Paolo Del Debbio durante la puntata di “Dritto e Rovescio” di ieri sera.

«Ma lo andassero a dire alla gente che vive in condizioni assurde - ha aggiunto la parlamentare azzurra - se ci sono problemi di costituzionalità. Oppure, sapete cosa possiamo fare? Possiamo trasferire gli abitanti delle baracche per qualche settimana nel Palazzo della Consulta, in mezzo ai damaschi gialli, e far andare i giudici della Corte costituzionale e i membri del governo a vivere nelle baracche, per vedere di chi è la competenza. Magari così fanno presto».

«Le baraccopoli a Messina ci sono da quasi 100 anni, 85 agglomerati di casette di fortuna nelle quali risiedono 2.500 nuclei familiari, 8.000 italiani che nel 2020 vivono in capanne coperte da tetti in eternit, con fogne a cielo aperto e con i bambini che giocano in mezzo ai topi, con il rischio di contrarre malattie polmonari».

«Se in queste realtà ci fosse anche solo un caso di Coronavirus sarebbe un’ecatombe. È inutile che il governo stanzia 11 miliardi di euro per l’ecobonus se poi consente che 8.000 persone stiano in queste condizioni. Bisogna dare risposte subito a questi cittadini, e aiutare anche l’amministrazione comunale che in due anni ha fatto i salti mortali», ha concluso Matilde Siracusano.

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