"Noi non ci stiamo, non accetto il nuovo Dpcm firmato da Conte che 'rateizza' le nostre speranze. Non basta però dire 'non sono d'accordo', noi infatti abbiamo in mente delle alternative. Mi dispiace se oggi mi prenderanno per megalomane, ma voglio mettermi nei panni di Conte". Il sindaco di Messina Cateno De Luca annuncia così, nel corso della consueta diretta Facebook, l'intenzione di mettere mano a un proprio Dpcm da sottoporre al premier Conte per superare alcune "criticità".
"Da primo ministro, con coraggio, dico agli italiani che sono costretto a prendere norme differenziate per territorio", dichiara De Luca. "Le date fissate ieri sono una puttanata perché nel Dpcm non ci sono. Per il Centro Nord servono certe regole, per il Sud ne servono altre".
De Luca, sempre nei panni di Conte, immagina una data realistica per la 'vera' ripartenza: "Le aziende dovranno fare una serie di attività propedeutiche alla riapertura fissata per il 18 maggio. Lo stesso vale ovviamente anche per le amministrazioni comunali. Le regole saranno valide sino al 31 di ottobre".
"Nel Centro-Nord il tessuto imprenditoriale che ha continuato a lavorare in deroga. Chi si è fermato veramente è stato il Meridione, dove ci sono piccole e medie imprese che si sono dovute fermare per davvero. Questo è un elemento fondamentale nella valutazione che bisogna fare per individuare le varie riaperture". "Sappiamo che ci sono bar che hanno un solo bagno con l'anti-bagno. Queste strutture - se vogliono ripartire - devono attrezzarsi per garantire alti livelli di sanificazione. Lo vogliamo dire agli italiani o no? Il profilo igienico-sanitario è fondamentale".
"Da premier stabilisco anche che i Comuni che possono sospendere tutti i tributi locali, lo possono fare subito. Oggi lo si può solo fare per la Tari, altrimenti è danno erariale. Stabilisco anche che, per tutto il Meridione, si apre tutto a condizione che venga istituita una banca dati di nome 'libertà vigilata'. Ci si collega e ci si prenota per tutti gli spostamenti, compreso quello dal barbiere".
De Luca si occupa anche della ristorazione: "Ne ordino la riapertura con l'applicazione del principio del 50%: posso ospitare 30 persone al massimo, apro solo per 15%. Consento gratuitamente anche di occupare il suolo pubblico. A patto sempre che comunichi tutto nella banca dati". "A mare subito! Ieri non ho sentito parlare dei lidi e degli stabilimenti balneari. In nessuna scadenza si parla della stagione balneare. Nel frattempo vi dovete però adeguare".
"È consentita l'apertura dei cimiteri - continua De Luca - anche in questo caso con la banca dati così da evitare assembramenti. Mi si è spezzato il cuore a leggere messaggi di chi voleva portare un fiore al caro defunto. Mi hanno costretto ad essere animale. Si aprano i cimiteri e vengano contingentate le entrate. Anche le chiese vengano riaperte con entrate contingentate".
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