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Coronavirus a Messina, De Luca sui funerali di Sparacio: "Su di me falsità"

“Ho ricevuto da molti imprenditori richieste di aiuto, perché sono sul lastrico. Il Comune ha concesso aiuti per il pagamento degli affitti sulla prima abitazione ma non si può fare lo stesso con le attività imprenditoriali e commerciali. Come risolvere questo problema?”. Così il sindaco di Messina Cateno De Luca, nel corso della sua consueta diretta Facebook sull'emergenza Coronavirus, ha affrontato il tema scottante degli aiuti alle imprese.

"Dove si prendono i soldi per pagare gli affitti? Continuare con la 'mancia di Stato dei 600 euro' non è possibile, anche perché nel frattempo dopo 20 giorni non si è visto un euro - ha detto De Luca - Se non ci fosse stato il Comune di Messina pronto ad aiutare la sua comunità, io non so come si sarebbe potuto tirare avanti. Provate voi a stare per 20 giorni senza niente. Noi stiamo preparando le nostre proposte che prevederanno, anche in questo caso, il principio 'mi fido di te'. Lo Stato deve avere fiducia nei propri cittadini, come avviene in Svizzera. I furbetti ci saranno sempre, ma sta a noi stanarli".

Il primo cittadino messinese ritorna quindi sulla Messina Family Card, suo cavallo di battaglia: "Sono state 8681 le domande, ovvero l'8,72% di richieste sui nuclei familiari di Messina. Ci stiamo avvicinando al 10-12% dei 'nuovi poveri del Coronavirus'. Ecco quali sono i fatti su cui voglio essere valutato. Ad oggi sono stati erogati oltre due milioni di euro e le domande presentate sono state tutte esitate".

"Sabato si bloccano le richieste per ottenere la Family Card. A quel punto esamineremo tutti i 'casi strani', i tentativi di truffa che continuano ad essere commessi contro il Comune di Messina". "Abbiamo sospeso 202 istanze di cui 156 senza reddito e 46 senza sostegno pubblico. Truffatori e sciacalli capaci anche di lamentarsi perché la loro card non funzionava. Vedremo se per caso si tratta di disguido o errore nostro. Mi è capitato un nucleo familiare con 3 card per 4 componenti. Questo perché ci sono oltre mille famiglie con bambini non dichiarati. Sono casi veramente paradossali. Prima di denunciare queste 202 persone faremo tutte le verifiche del caso".

Altro paradosso sono le richieste d'annullamento: "Sono arrivate 1096 richieste d'annullamento. Io vi ringrazio, siete stati dei galantuomini. Dichiarare il falso non ha senso perché abbiamo diversi modi per aiutarvi. I nominativi saranno comunicati all'Inps".

De Luca poi fissa un altro termine: "Il 30 aprile scade il termine per l'accreditamento delle attività commerciali, abbiamo superato le 110 richieste. Vogliamo garantire a tutti di potersi convenzionare, ma abbiamo problemi tecnici di rendicontazione. Chiusa questa procedura, infatti, procederemo con gli altri bandi".

I toni si alzano nuovamente quando la discussione si sposta sull'ormai noto caso dei funerali del fratello dell'ex boss Sparacio: "Ieri le Iene hanno commesso un atto di 'mascariamento' nei miei confronti. Hanno scritto che io ero presente al corteo. Vergognatevi, delinquenti! Vi perseguiterò in tutti i Tribunali d'Italia. Sono stati anche cretini, perché hanno cambiato il post in diretta. Hanno persino parlato di presunti privilegi. Accostarmi ad ambienti schifosi come quelli mafiosi non posso accettarlo. Mi fa schifo la mafia e la finta anti-mafia".

 

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