La forza di un sorriso capace di infondere speranza, regalando la gioia di sentirsi l’uno parte dell’altro: un dono prezioso che da due anni siamo costretti a celare dietro la mascherina, chiedendo agli occhi di parlare per “lui” con la stessa forza, la stessa dolcezza. Ed è proprio dallo sguardo di un bambino che cogliamo “tutto quel che conta”, la felicità e la voglia di sognare che nemmeno una pandemia è capace di cancellare.
“Il sorriso di un bambino” è il brano musicale che il coro Enarmonia dell’Istituto comprensivo “Enzo Drago” ha voluto regalare alla città per festeggiare il Natale con la magia delle note. Una canzone di straordinaria dolcezza gentilmente concessa dall’Associazione Culturale Claudio Moretti, è stata eseguita da 50 alunne e alunni dell’Istituto sotto la direzione artistica e corale dell’instancabile maestro Costantino Lauria e il coordinamento della collega Giusi Spadaro che condivide con lui questa avventura musicale sin dalla nascita. Il brano fa da colonna sonora a un coloratissimo videoclip che ha visto protagonista i piccoli artisti in giro per la città (Palazzo Zanca, la Galleria Vittorio Emanuele, via dei Mille) e che ieri, vigilia di Natale è stato trasmesso alle 18 sulle pagine Facebook della Drago e del Coro Enarmonia.
Particolarmente soddisfatta la dirigente Virginia Ruggeri per l’impegno dei ragazzi che “esprime lo spirito di condivisione che attraverso la musica e le altre espressioni artistiche l’Istituto porta avanti”. Il brano è stato inciso presso il laboratorio di elaborazione audio dell’Istituto d’istruzione superiore “Verona Trento” gentilmente concesso dalla dirigente Simonetta Di Prima, sotto la guida del prof. Maurizio Di Cola docente di Tecnologia, Informatica e Comunicazione, che si è occupato del mixaggio e mastering audio; le riprese, la produzione video e la regia sono della videomaker Deborah Bernava. “Viviamo il Natale con la consapevolezza che ‘ogni giorno è un po’ Natale se c’è un bimbo da abbracciare’ e che solo ‘il sorriso di un bambino il cuore illumina’”, ha detto il maestro Lauria parafrasando la canzone; “partendo dal sorriso di un bambino ne riscopriremo il suo valore terapeutico”.
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