Una produzione kolossal. Questo è stata la “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni e il suo seguito, "Dodici anni dopo", di Mario Menicagli, andata in scena al teatro Antico di Taormina lo scorso 20 agosto, in prima mondiale, tappa del Festival Lirico dei Teatri di Pietra.
Una serata magica, impreziosita dalla presenza di due grandi artisti come il tenore Piero Giuliacci e il mezzosoprano Patrizia Patelmo, rispettivamente Turiddu e Santuzza. Ad accompagnare le loro splendide voci: il Coro Lirico Siciliano e l'Orchestra Filarmonica della Calabria, guidati dal maestro Filippo Arlia per quanto riguarda la prima parte dell'opera e dallo stesso Menicagli per il sequel. Vizzini dodici anni dopo l'atto unico mascagniano: Alfio è uscito di prigione e chiede il perdono della comunità, Turidduzzu, figlio di Santuzza e Turiddu, scorrazza per l'ameno paese e, nel finale, allegria, gioia e festa in pieno accordo con il tema dell'incontro.
La regia, firmata Pier Francesco Maestrini (aiuto regista Alessandro Idonea), ha mosso gli artisti sulle opulente scene create in coproduzione con il Teatro dell'Opera Astra di Gozo (Malta).
La sezione "taorminese" del Festival Lirico dei Teatri di Pietra 2021, dopo il ricco omaggio a Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini del 19 Agosto con un gala interamente dedicato ai due massimi compositori della tradizione operistica con "La Traviata & La Boheme recital", proseguirà il 29 Agosto con le celebrazioni per il centenario della nascita di Giuseppe Di Stefano (1921-2021) e il conferimento del Premio Internazionale a lui intitolato a 4 tra i più importanti tenori del mondo: Celso Albelo, Piero Giuliacci, Aquiles Machado, Chris Merritt. Per l'occasione sarà realizzato anche uno straordinario omaggio al sommo poeta con la "Sicilia canta Dante". Sarà eseguita, in prima mondiale, la composizione "E la bella Trinacria", scritta da Marco Frisina su commissione del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, su testo tratto dall'VIII canto del purgatorio.
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