Spiagge nere, case bianche e Iddu: il vulcano. È una storia di solitaria appartenenza quelle del docufilm su Stromboli ideato, scritto e realizzato da Luca Noris, filmaker specializzato in documentari sportivi (Milan e taekwondo) e di viaggio (il backstage della Turandot di Pechino con regia di Zang Jimou),il cui lavoro in questi mesi sta raccogliendo presenze e apprezzamenti in diversi festival internazionali. "Isolati a Stromboli" è un viaggio per immagini nei luoghi più suggestivi dell'isola siciliana, raccontato attraverso il mare, la gente, l'inverno e il protagonista assoluto: il vulcano, che vive grazie alla voce dell'attore e cantastorie siciliano Salvo Piparo. Il suo - la voce del vulcano che come un padre severo chiede all'umanità conto del suo rapporto con la natura - è un racconto di suoni, abitudini e tradizioni unite al profondo senso di appartenenza della gente. Protagonisti Salvatore Russo, artista locale che trasforma le pietre nere delle spiagge in volti e storie, e la francese Aime' Carmoz ,francese di nascita e eoliana di adozione, fiera paladina del rispetto dell'ambiente morta pochi giorni prima della conclusione del documentario. Stromboli è un sogno ad occhi aperti, nelle quiete dell'inverno. Il vulcano, i segreti del mare, il suono del vento; e poi l'isolamento dell'uomo, il suo ingegno di fronte alla. Un drone e un cavalletto bastano per immagini forti e lineari. Sullo sfondo, Iddu, come lo chiamano gli isolani, fulcro di vita e paradossale protezione di un posto dove da isolati non si vive soli Isolati a Stromboli, prodotto da Christian Traviglia e Id-entity, ha avuto una menzione di onore all'IFA Istanbul Awards 2020, uno al Florence Film Awards annuale, una menzione speciale al Global Shorts Los Angeles ed è stato finalista all'International Film festival di Kosice.