"Ognuno di noi è un essere speciale, ognuno di noi merita di ricevere cura e amore, ognuno di noi merita di sentirsi dire”avrò cura di te”, queste le parole di dedica che accompagnano l’esibizione virtuale del coro Ouverture nel brano “La cura” di Franco Battiato, in un arrangiamento inedito del Maestro Giovanni Mirabile, direttore del Coro polifonico di Barcellona Pozzo di Gotto.
Tra i coristi, si notano dei sanitari (soggetti che, per antonomasia, incarnano l’atto e il valore della cura) come Giuseppe Giunta, chirurgo a Rovigo; Gaetano Biondo e Marco Buono dell’Ospedale di Milazzo; Tonino Perdichizzi del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Barcellona PG; Francesco Ferlazzo, Pronto Soccorso di Termini Imerese. In “Ouverture” e nella performance anche Enrico Torre, cantore del Coro della Cappella Sistina che accompagna tutte le funzioni celebrate in S. Pietro dal Papa e, che, in formazione ristretta, ha animato gli appuntamenti del triduo pasquale trasmessi da Rai Uno.
Ma ci sono tutti i coristi, nel video, fissati per il canto nel proprio ambito familiare, nel suggestivo sguardo ad un figlio, in una carezza al proprio cane, nel sorriso al coniuge. Arte e vita uniti, per resistere e dare speranza, con un altro gesto di bellezza dei tanti artisti che illuminano questo tempo doloroso e inedito.
Sul commovente coro virtuale abbiamo sentito il direttore Mirabile: Come avete realizzato tecnicamente il video? “Ogni corista ha registrato la sua voce, sentendo in cuffie una base ritmica che desse la stessa velocità a tutti, per la sincronizzazione.
Ho mandato poi il video per il missaggio, in particolare a Giovanni Perdichizzi per la parte audio e a Carmelo Pino per la parte video. In quest’atto vedo il senso simbolico, spirituale, di quanto abbiamo fatto: dall’io al tutti, all’uno”. Un commento sull’ arrangiamento originale? “Il brano di Battiato mi aveva sempre colpito, volevo realizzarlo col coro, ma non potevo proporre semplicemente la melodia, vi sono tante trame sonore. L’arrangiamento prevede che ogni linea melodica abbia una sua indipendenza, ho cercato di fare in modo che ogni corista, cantando la sua parte, avesse la sensazione di cantare una melodia di senso compiuto e non un mero accompagnamento; quattro linee melodiche (Soprani, Contralti, Tenori, Bassi) che si intrecciano e danno vita a un tappeto sonoro, che a sua volta è la base sulla quale si adagia il canto del solista”.
So che tempo fa Battiato ha commentato questa versione de “La Cura”? “Si, quando lavoravo con i cori di Voci bianche dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma, ho avuto modo di conoscere Battiato, durante uno spettacolo che stavamo preparando. Gli consegnai l’arrangiamento di questo brano e il CD con una registrazione fatta in precedenza col coro. Qualche settimana dopo mi arrivò una telefonata: era lui, che faceva pervenire i complimenti per l’arrangiamento e per l’esecuzione! L’avere ricevuto il suo“placet” mi ha sempre dato forza e la certezza che non avevo snaturato un pezzo meraviglioso. Adesso sto lavorando alla revisione dello spartito, per metterlo a disposizione di tutti, gratuitamente sul web”.
Il coro Ouverture fondato da Mirabile e presieduto da Tindara Italiano, raccoglie coristi di Messina e provincia, è un efficace divulgatore musicale e ha avvicinato alla polifonia generazioni di musicisti: dalle sue fila sono usciti coristi che cantano tutt’ora da soli o in formazioni prestigiose come il Coro Giovanile Siciliano, il Coro Giovanile Italiano e Mondiale, il Coro della Cappella Sistina. Ha all’attivo l’incisione di cinque CD e ha partecipato alle trasmissioni televisive Kilimangiaro (Rai3) e La canzone di noi (TV2000). Il suo percorso ce lo racconta il suo presidente: “Il Coro Ouverture, fondato 25 anni fa, raggruppa amanti della polifonia di tutte le età e si caratterizza per un repertorio vasto e originale. Tra le centinaia di concerti in Sicilia e sul territorio nazionale, ci sono sperimentazioni come “DoppiArmonia” (percorsi polifonici per doppio coro, presentato anche al Duomo di Monreale e di Messina ); Videoclip con il cantautore romano Marco Guazzone (Sanremo 2012), tra cui il recente "Senza Mentire" insieme a Paolo Buonvino per AISM; Contaminazioni con strumenti insoliti come l'hang drum (“Per aspera ad astra”, Teatro Bellini di Catania); collaborazioni con gruppi di musica etnica quali i “Kalamos Ensemble”; progetti inediti come“Fantaphonia” (Musica e fantasy, presso il castello di Milazzo, 2018)”.
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