Una mamma accecata dal dolore, una mamma affranta dopo la grave perdita del proprio figlio. Ai nostri microfoni parla Maria Antonia Cannarozzo, la mamma di Christian Zoda il 23enne ucciso in Germania. "Non possiamo dire nulla, ancora non sappiamo come sono andati i fatti. Vogliamo la verità, domani (oggi, ndr) sarò in Germania". E ancora: "Mio figlio era un grandissimo amico di questa ragazza. Ai tempi della scuola, a 12 anni, erano fidanzatini, poi dopo è nato un sentimento come tra fratello e sorella. Non so se mio figlio conosceva quest'uomo, mi riferisco allo zio della ragazza che è stato fermato. Christian è nato in Germania, poi con suo padre abbiamo divorziato e siamo scesi tutti a Messina. Christian dieci anni fa è risalito in Germania con le due sorelle e il padre per lavorare con lui". Quindi spazio ai ricordi: "Mio figlio aveva tanti progetti, amava fare le pizze, aveva una vita davanti. Era il ragazzo più buono del mondo, il fratello, l'amico di tutti. Era il ragazzo della pace, dava solo amore. Non sappiamo il perché. Domani sera sarò da lui". «Stiamo partendo noi, i cugini, gli zii e la madre di Christian per stare vicino a mio zio e alle mie cugine che sono stravolti per la morte di mio cugino Christian. Mio zio e le mie cugine Valeria e Noemi al momento non vogliono parlare sono distrutti» afferma Lizzy Cannarozzo cugina di Christian Zoda, il giovane la cui famiglia è originaria di Messina ucciso ad Albstadt in Germania dove lavorava nel locale del padre.
Il dolore del padre: "Siamo distrutti, non disturbateci più"
«Siamo disperati, distrutti, non vogliamo parlare. Non possiamo dire nulla e vi preghiamo di non disturbarci più in questo momento e di non telefonare più. Vi ringraziamo per il rispetto che avrete per la nostra famiglia». Lo ha detto raggiunto telefonicamente dall’ANSA Ignazio Zoda padre di Christian, il ragazzo originario di Messina, ucciso ad Albstadt in Germania. L’uomo, con le altre due figlie Noemy e Valeria, si trova nel ristorante-pizzeria "Viva la mamma" ad Albstand, che la famiglia gestisce e dove lavorava anche Christian. Tutti i profili Facebook della famiglia Zoda sono listati a lutto. Noemy, la sorella minore, sul social ha scritto: «Fai buon viaggio amore mio... ti amo immensamente e lo farò sempre».
Raccolta fondi per il funerale di Sandra
«Una bella persona ci ha lasciato, quindi stiamo raccogliendo donazioni per il funerale di Sandra Q. in una triste occasione. Siamo grati per ogni donazione». E' il testo del messaggio sulla raccolta fondi, organizzata da un amico Kaan Kayhan, sulla piattaforma gofundme.com per la famiglia di Sandra Quaranta, 20 anni originaria di Novoli in Puglia, trovata morta nel giardino di casa dello zio, ad Albstadt, in Germania. L’uomo, Michele Quaranta di 52 anni, è stato arrestato dalla polizia anche per il delitto di Christian Zoda, 23 anni, ucciso a colpi di arma da fuoco davanti al ristorante dove lavorava. Christian e Sandra erano amici, prima del ritrovamento del cadavere della ragazza, il giovane aveva lanciato un appello su Fb denunciando la scomparsa di Sandra. Ancora oscuro il movente del duplice omicidio. In 24 ore sono stati raccolti oltre 8mila euro, più di 320 i donatori.