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Verso l’election day, a Messina corsi per i presidenti. Crisafulli: "Obiettivo raggiunto"

Dopo le oltre cento rinunce in extremis e i “pasticci” degli esordienti, Prefettura, Università e Comune puntano sulla formazione

Questa volta non si poteva lasciar correre. A giugno, troppe erano state le rinunce alla vigilia del voto per le amministrative cittadine. Almeno un centinaio di presidenti designati, su 253 sezioni, hanno detto no alla chiamata della Corte d’Appello mettendo in ginocchio un po’ tutto il sistema elettorale territoriale. Perchè il Comune dovette passare alla surroga attraverso i delegati del sindaco e, dopo tanti altri “no”, in tante sezioni a svolgere delicate e complesse funzioni di presidente furono cittadini alla primissima esperienza in un seggio. La conseguenza è stata il blocco della trasmissione dei dati e, dopo, una serie di lunghe verifiche, verbale dopo verbale, da parte dell’Ufficio centrale di Palazzo Zanca.

Anche su sollecitazione del comitato dei presidenti di seggio di Messina, le istituzioni hanno presentato, ieri, un protocollo con cui viene avviato un corso di aggiornamento e formazione per presidenti di seggio. A firmarlo oltre al prefetto Cosima di Stani, il rettore Salvatore Cuzzocrea e il sindaco di Messina Federico Basile. Era presente anche il dirigente della Corte d’Appello di Messina Demetrio Foti e i rappresentanti dei presidenti di seggio riuniti in comitato. L’Università si è presa carico di realizzare una serie di corsi di formazione anche piuttosto specifici con dimostrazioni pratiche che possano “allenare” chi gestirà le operazioni di voto.

Il primo corso avverrà dal 5 al 12 settembre, il secondo dal 13 al 18. Il tutto in ottica di arrivare al 25 settembre con una maggiore preparazione. Potranno partecipare gli studenti in corsi di laurea magistrale dell’Unime e dirigenti di enti pubblici. Ci sarà anche spazio per i presidenti già designati dalla Corte d’Appello che, volontariamente, potranno fare un “ripasso” del meccanismo. «Tutte quelle rinunce – ha detto la prefetta Di Stani – sono state patologiche. Non ci si rende conto che è un dovere civico. La rinuncia immotivata non è tollerabile». Gli studenti formati potranno essere usati in caso di surroga in extremis da parte del Comune. «L’obiettivo – ha detto il Rettore Cuzzocrea – è quello di creare un corso di aggiornamento continuo in vista delle tornate elettorali dell’anno». «La soluzione formativa è essenziale – dice il sindaco Basile – Fare il presidente significa avere la responsabilità dell’esercizio democratico». Il presidente del Comitato Carmelo Crisafulli non sta nella pelle: «Questi corsi sono l’obiettivo a cui miravano sin dal primo giorno.

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