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Spadafora, la donna che ospita 50 cani: "Supplisco ai vuoti delle istituzioni, mi vengano incontro"

Una storia, diventata un vero e proprio caso finito nel mirino mediatico nazionale, quella che vede protagonisti 50 cani "residenti" in un terrazzo condominiale a Spadafora. A ospitarli, già da otto anni circa, è la signora Maria Coiro che ha scongiurato un finale crudele per i tanti trovatelli. Un gesto che certamente nasce dall'amore smisurato di Maria nei confronti degli animali, con l'intento di proteggerli e sottrarli a un destino già segnato. È lei, infatti, che li cura, li sfama, li pulisce, offrendo loro anche delle brandine con materassi e coperte su cui dormire e riposare all'interno di uno dei suoi appartamenti. I 50 cani sono trattati bene, come del resto dovrebbe essere naturale per chiunque li possieda. La signora Coiro, pur di garantire gli alimenti ai suoi amati amici a quattro zampe, vende oggettistica e suppellettili al mercatino dell'usato per racimolare delle economie.

Se da una parte, però, questa singolare storia è frutto di un atto di immensa generosità, dall'altra lascia in eredità conseguenze difficili da gestire: i 50 "ospiti" creano disagi non indifferenti, sia per l'abbaio che per questioni igienico-sanitarie (specie nella stagione estiva) e perché, di certo, un terrazzo non può essere la dimora di così tanti cani. È per questo che da anni, i condomini continuano a protestare, avendo tutte le loro sacrosante ragioni e in atto ci sono anche delle cause. Quel che risulta urgente è quindi trovare una soluzione per tutti, affinché in primis si ristabilisca la pace nella palazzina, definita dai tanti come "la casa abusiva dei cani". In questi anni, a tendere la mano a Maria, oltre ad alcuni amici, è l'ingegnere Nino Barberi, cittadino di Spadafora, che spesso fornisce del cibo per sfamare gli animali e dei materiali rinvenuti da destinare al mercatino dell'usato, sempre per racimolare denaro per il loro mantenimento. Oggi, Barberi lancia un messaggio alla comunità e a tutto il comprensorio in modo che attraverso una raccolta fondi si possa acquistare un terreno dove poter ospitare i cani, che potrebbero così vivere in condizioni certamente migliori, "liberando" l'immobile e restituendo la pace ai condomini fortemente esasperati. "Propongo una raccolta fondi per aiutare Maria Coiro a comprare un terreno dove realizzare uno stallo per i cani, che lei stessa ha tolto dalla strada", scrive Barberi. Anche l'amministrazione comunale di Spadafora si è detta disponibile a trovare una soluzione, che però ancora oggi non c'è.

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