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Messina, il commissario Santoro: "Riformuleremo piano di riequilibrio, ci sono delle criticità" VIDEO

Comunque sarebbe stato comunque uno dei temi cardine della campagna elettorale. Adesso lo è a maggior ragione. Il piano di riequilibrio, le misure necessarie per far rientrare il comune dai suoi debiti, sarà nuovamente rivisto. Dopo essere arrivati ad un passo dal giudizio della Corte dei Conti (che aveva mosso 10 rilievi al piano del 2018), è stata la giunta De Luca a far scattare la possibilità di una rimodulazione approfittando di una finestra normativa che si chiudeva il 31 gennaio. Nei giorni scorsi, è toccato al commissario Santoro aderire ad una nuova inattesa opportunità, in questo caso di rimodulazione ma anche riprogrammazione del Piano, che dà tempo sino al 31 luglio di presentare un nuovo documento.

Ma perché, commissario, ha scelto di aderire?
«Alla luce dei rilievi della Corte dei Conti e visionato il primo Piano e la successiva rimodulazione, abbiamo ritenuto che per il bene di Messina fosse opportuno riscrivere e mettere a punto tutta una serie di elementi che intanto risolvessero le criticità rilevate dalla Corte e puntare ad un Piano che evitasse il rischio dissesto».

Si va verso una riprogrammazione dunque? Si riparte da zero?
«Come in ogni atto di tipo amministrativo non è opportuno ripartire da zero. Bisogna ripartire dagli elementi significativamente corretti, da quelli che non hanno trovato rilievi dalla Corte dei Conti e risolvere tutte le criticità. Non si ripartirà da zero ma sicuramente dovrà essere riscritto in coerenza con i rilievi».

Le elezioni amministrative sono attese per maggio. Questi due mesi saranno sufficienti a portare a termine questa riprogrammazione?
«Non saranno sufficienti ma nella mia indole c’è quello di iniziare le cose. Se le avessi lasciate le cose nei termini in cui le ho trovate, Messina avrebbe rischiato davvero il dissesto».

Quindi lei inizierà il lavoro e il prossimo sindaco lo porterà a termine?
«Sì sarà così, se il nuovo primo cittadino condividerà il nostro lavoro».

Sono trascorse due settimane dal suo insediamento, come ha trovato il Comune e le sue partecipate?
«Via via le partecipate stanno tornando a raccordarsi con la struttura commissariale, e stiamo risolvendo assieme una serie di criticità che erano sotto gli occhi di tutti. Mi riferisco in particolare alle problematiche connesse con lo stato di pulizia delle strade, alla gestione di Amam e al Risanamento. Ho incontrato il prefetto, e ieri mattina ho ricevuto una delegazione di persone che vivono ancora nelle baracche a ridosso delle quali restano delle macerie e anche fogne scoperte. Ho chiesto ad Amam di intervenire e chiederò chiarimenti sul fatto che quelle macerie siano ancora lì».

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