I Finanzieri del Comando Provinciale di Messina hanno sequestrato oltre tre chili di hashish ed arrestato un corriere deputato al trasporto del narcotico, custoditi all’interno di uno zainetto portato al seguito dal soggetto, rientrato in Sicilia a bordo di un pullman di linea proveniente dal nord Italia.
L’operazione
E' stata conclusa dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina che, con l’ausilio delle unità cinofile, effettuano un’intensa attività di controllo a tutte le vie di accesso alla città, via terra e via mare, soprattutto nei periodi estivi in cui è maggiore il transito di persone dirette nelle località turistiche dell’isola.
In particolare, nel corso dei controlli effettuati al terminal bus, i finanzieri venivano attratti dall’atteggiamento sospetto del passeggero, Fernando D'Amanti cl. 82, di origini ragusane che, pertanto, veniva sottoposto a mirati controlli. L’intuizione veniva quindi confermata dal formidabile fiuto dei cani antidroga Dandy e Haidy, altamente specializzati in operazioni della specie.
L'uomo, che aveva acquistato la droga a Napoli, è stato fermato a Messina, in Piazza della Repubblica, dove il pullman aveva effettuato sosta tecnica. Proprio nel momento in cui i passeggeri, destinati ad altre località siciliane, sono scesi, è scattato il controllo della finanza.
I due pastori tedeschi, infatti, dopo una prima ricognizione esterna, mostravano evidenti segni circa la presenza di un significativo carico di sostanza stupefacente: l’ispezione consentiva il rinvenivano dell’illecito carico, oltre 3 kg. di hashish, la cui vendita al dettaglio avrebbe potuto fruttare guadagni per oltre 30.000 Euro.
La sostanza riportava sull’involucro esterno lo stemma “FERRARI”, a simboleggiare l’elevato standard qualitativo della merce, ed era sigillata in ben 60 confezioni, avvolte in numerosi strati di cellophane e sigillati con nastro da imballaggio, nel tentativo di sfuggire al raffinato fiuto dei preziosi cani antidroga. Il corriere è stato tratto in arresto in flagranza di reato, per traffico di sostanze stupefacenti e sottoposto a custodia cautelare in carcere in attesa di giudizio.
L’attività effettuata dimostra, ancora una volta, la centralità della città di Messina quale porta d’ingresso dello stupefacente in Sicilia, nonché punto strategico per il transito e lo smercio di ingenti partite di stupefacenti, primaria fonte di finanziamento della locale criminalità organizzata. Per tali ragioni, l’attenzione della Procura della Repubblica di Messina e delle Fiamme Gialle peloritane è altissima rispetto ad un fenomeno criminale di così grave impatto sociale e sintomatico, peraltro, dell’esistenza di agguerrite e strutturate organizzazioni criminali, in grado di gestire quantitativi così rilevanti di droga.
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