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«Io, colpito dal Covid e rinato. Vi racconto le mie due vite» - VIDEO

La testimonianza dell’ing. Luciano Taranto nel giorno (18 marzo) in cui si onora la memoria delle vittime della pandemia

Il 18 marzo è la giornata dedicata alla memoria delle vittime di covid. Il 18 marzo dell’anno scorso, infatti, a Bergamo, i mezzi militari portavano le salme delle vittime di covid fuori dalla regione Lombardia. Gli ospedali erano pieni. E lo erano anche i cimiteri. In quello stesso periodo a Messina cominciavano a moltiplicarsi i contagi. Ci furono le prime vittime. E in città si parlava con apprensione della notizia relativa al contagio dell’ingegnere Luciano Taranto, ricoverato al Policlinico di Messina, in gravi condizioni. «Dal mio letto d’ospedale ho visto morire persone – racconta Taranto nella sua testimonianza che ha scelto di condividere a un anno dal suo contagio – non sottovalutiamo questo virus». Luciano è stato ricoverato per più di due mesi presso l’U.O.C. di Rianimazione con Terapia Intensiva del Policlinico “G. Martino” diretta dal prof. Antonio David con il coordinamento infermieristico della dott.ssa Silvana Currò. A seguire, per la riabilitazione, è stato spostato alla Cot, sotto l’osservazione del cardiologo Nico Fugazzotto con il supporto delle terapiste della riabilitazione Alessandra Carina e Stefania Vasta. Ha davvero lottato per la vita. E ha vinto la sua battaglia.

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