Nelle campagne di Caronia cresce l'angoscia per Gioele, ricerche anche nei pozzi - Video
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Cresce l'angoscia per il piccolo Gioele, 4 anni, dopo il ritrovamento del cadavere della madre, Viviana Parisi, 43 anni, ieri nelle campagne di Caronia, vicino ad un traliccio, a un chilometro e mezzo dall'autostrada Messina-Palermo. Che ha fine ha fatto il bimbo scomparso con la madre il 3 agosto scorso? Le ricerche continuano a tappeto nella zona del ritrovamento del cadavere, si batte un'area di 500 ettari, forze dell'ordine e vigili del fuoco perlustrano la zona a valle a monte del pilone che regge i cavi elettrici sotto al quale è stata trovata la dj. Oggi Daniele Mondello, il marito di Viviana è andato nella zona del ritrovamento, con lui c'erano alcuni familiari. L'uomo è poi andato via. "È distrutto", dice sua sorella Mariella. Il padre di Gioele non parla dopo il suo post su Facebook in cui in lacrime implorava alla donna di tornare a casa. Gli investigatori che indagano sulla morte di Viviana non escludono alcuna ipotesi compreso l'omicidio. Ma sarà l'autopsia, fissata per martedì a Messina, a chiarire come sia morta. Le ipotesi però sono funeste perchè la più probabile, dicono gli inquirenti, è che la donna abbia ucciso il bambino prima di togliersi la vita e forse lo ha seppellito o ricoperto con frasche. È anche possibile considerato il corpo martoriato di Viviana che il corpo del bimbo sia stato trovato da animali selvatici: la zona è piena di cinghiali. Due amici di Daniele dicono: "Non crediamo che Viviana si sia uccisa o abbia ucciso Gioele. Pensiamo che qualcuno li abbia aggrediti o uccisi o che degli animali che qui si muovono in branchi li abbiamo assaliti e ammazzati È vero Viviana ha passato dei brutti momenti - concludono - ma non avrebbe mai ammazzato Gioele era troppo attaccata a lui". E il padre di Viviana, Luigino Parisi, afferma che sua figlia è stata ammazzata: "Non si sarebbe mai fatta del male, era troppo affezionata a suo figlio, a mio nipote...". Il percorso fatto da Viviana dopo essere andata via da casa a Venetico, paesino messinese, dicendo al marito che sarebbe andata a Milazzo per comprare le scarpe al figlio, e ricostruito in base alle testimonianze, ha un buco di 20 minuti che gli investigatori cercano di chiarire anche per cercare un filo che li porti al bambino. Dopo essere uscita allo svincolo di Sant'Agata di Militello le tracce della donna si perdono. Ricompaiono 20 minuti dopo sempre in autostrada: la dj con la sua Opel ha un lieve incidente con un furgone nella galleria pizzo Turdo. Viviana poi ha raggiunto una piazzola dell'autostrada ed è scesa dall'auto. Le testimonianze sul fatto che Gioele fosse con lei sono discordanti. Secondo gli investigatori, però, il bambino era con lei nel bosco dove è stata ritrovata: "Fino ad oggi - spiegano i vigili del fuoco - abbiamo perlustrato più di 500 ettari con l'ausilio dei cani e dei droni. È complicato perché si tratta di boschi e luoghi impervi dove è difficile spostarsi". Comunque il tragitto dall'autostrada per arrivare fino al punto in cui è stata trovata morta, a un km e mezzo di distanza, non è difficile da compiere. La donna si sarebbe infilata tra il guard rail e la colonna portante di un cancello scendendo su un terreno accidentato. Poi dopo qualche centinaio di metri ha incontrato una strada asfaltata circondata da alberi e macchia mediterranea che avrebbe percorso sempre in discesa fino ad arrivare al punto dove è stata trovata morta vicino al pilone che regge i cavi dell'energia elettrica. Il tratto di strada si percorre in circa mezz'ora. Tutta questa zona è setacciata da decine di uomini che cercano Gioele.