Le sedi del Centro di Solidarietà F.A.R.O. sono due a Messina e a Marsala (TP), e ospitano annualmente oltre 60 utenti. Si occupano di clinica delle tossicodipendenze ma operano anche nel campo della prevenzione di concerto con diversi istituti scolastici e, recentemente, anche in progetti di contrasto al gioco d’azzardo patologico. Oggi i protagonisti di questa storia decennale si sono riuniti nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca. Presenti gli addetti ai lavori (educatori, psicologi, medici) insieme agli utenti del Centro con le loro famiglie.
Tra gli interventi quello del direttore della Caritas diocesana, don Antonino Basile, che ha raccontato le origini del Centro e l’impulso che la Caritas ha voluto dare perché nascesse un servizio di cura per tossicodipendenti e di sostegno alle loro famiglie. Luciano Squillaci, presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, ha ribadito ulteriormente i valori cardine della comunità terapeutica ed ha denunciato la necessità di interventi strutturali, soprattutto di natura politica, perché il problema delle dipendenze patologiche torni ad essere centrale nelle “agende” delle
amministrazioni pubbliche. Del ruolo delle comunità terapeutiche nel percorso riabilitativo dei soggetti che appartengono al circuito penale ha parlato Francesca Arrigo, Magistrato di Sorveglianza, mentre sul cambiamento della tossicodipendenza negli anni e la necessità d’interventi complessi per i quali la comunità è indispensabile si è espresso il responsabile del Servizio Tossicodipendenze della zona Sud, Francesco Barbieri. Un cambiamento ribadito anche da Anna Maria Garufi, Presidente della “Le.Lat” che ha denunciato il preoccupante abbassamento dell’età di assunzione di sostanze psicotrope.
Sull'uso di sostanze stupefacenti in città e l'anniversario del Centro Faro abbiamo sentito il presidente Domenico Incorvaia.
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