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Matteotti, a giugno pronti gli alloggi

Tutti d'accordo nell'inserire alcuni nuclei familiari di altri ambiti di risanamento nelle palazzine in via di completamento a villaggio Matteotti. E' stato il consiglio del IV quartiere a dare l'input e a perseguire l'obiettivo di liberare piccole zone degradate del centro città poco conosciute perchè non di passaggio. Si tratta di via delle Mura, via Macello Vecchio, via S.Maria La Nuova, via Puntale Arena che risultano occluse da baracche che non permettono adeguate vie d'accesso e di fuga per gli abitanti delle zone adiacenti in casi di calamità naturali. Povere costruzioni che potrebbero con la loro eliminazione migliorare le condizioni di sicurezza di porzioni della città rendendo più decorose le aree e soprattutto la vita di famiglie che attendono da molti anni una sistemazione definitiva. Adesso grazie alle graduatorie e all'ok dell'assessorato comunale al risanamento appena le 4 palazzine, per complessivi 50 alloggi, saranno completate, potranno beneficiare di una nuova casa i nuclei familiari aventi diritto ricadenti nell'ambito A “Annunziata alta” ma anche quelli dell'ambito G la cui posizione è stato tanto caldeggiata dalla IV circoscrizione. Rimangono aperte le possibilità anche per i nuclei di Fondo Fucile ambito E la cui sistemazione potrebbe dare maggiore impulso al progetto Capacity di Fondo Saccà. Le immagini che vediamo si riferiscono al 17 aprile 2014, adesso queste palazzine sono state completate ma il cantiere è chiuso per lavori alle condutture del gas. Rimangono da completare, spiega il responsabile del procedimento per lo Iacp, ing. Antonio Danzè, le opere di urbanizzazione. Le somme per evitare che quanto fatto venga poi smantellato per i sotto servizi sono state trovate tra le economie. Una volta sistemati gli allacci di Enel, Telecom e Gas (quello dell'Amam è già stato completato) si passerà alla fase dei documenti di abitabilità. La consegna degli alloggi presumibile sarà giugno/ luglio. La tipologia è di 90,75 e 55 mq e si articolano su 5 piani, dieci i locali commerciali al pian terreno. Un intervento che si attende da anni, iniziato nel 2010 con la demolizione delle baracche ad opera di un’impresa che poi abbandonò il cantiere. Dopo due anni, nel settembre 2012, i lavori, per un costo totale di quasi 7 milioni, sono stati consegnati a una ditta palermitana seconda in graduatoria, la Coveco Coop spa, consorziata con la società Atlante. Nell'area si trova una interessante struttura, una palazzina in stile eclettico, utilizzata come bagno pubblico in Comune, a due livelli, con ampio terrazzo al primo piano, e dopo, come chiesetta della zona. L'idea originaria era quella di recuperare la palazzina ornata esternamente con pregevoli fregi di gusto neo- rinascimentale con la richiesta di appositi finanziamenti. Ma su questo fronte, purtroppo, non ci sono stati significativi passi avanti.

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