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La salvaguardia dell’ambiente insegnata alle nuove generazioni

«Perché alcuni adulti non hanno capito che abbiamo bisogno di un mondo più pulito?». Recitava così uno dei tanti cartelloni appesi in occasione della terza edizione del concorso di educazione ambientale “Cambia per me”, che si è tenuto in un affollato e coloratissimo Salone delle bandiere di Palazzo Zanca. A promuoverlo, con il patrocinio dell’Ammi, Messinambiente in collaborazione con gli assessorati alla Pubblica istruzione e all’Ambiente e nuovi stili di vita.

Tante le novità di quest’anno: intanto, le cinque sezioni studiate in base all’età degli studenti: l’area disegno, rivolta agli studenti della prima, seconda e terza elementare, l’area cartellonistica e slogan pubblicitari per la quarta e quinta elementare, l’area arte del riciclo per la prima media, l’area poesia e canzoni per la seconda media e infine cortometraggi per la terza. E tutti i ragazzi si sono sbizzarriti, mostrando tanta fantasia e creatività e taluni come Giuliano Boncoddo e Giuseppe Grimaldi hanno colpito tutti, dimostrando che il tema dei rifiuti e della necessità di riciclare si può affrontare anche in modo scanzonato, riadattando in chiave ambientalista testi molto noti, in questo caso “Andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi. che è diventata appunto “Andiamo a riciclare”. «Abbiamo cercato di fare una sorta di parodia – ha raccontato Giuliano, studente della scuola media Enzo Drago – e devo dire che è stata molto apprezzata da tutti e per questo sono molto felice. Per noi è importante che rimanga impresso il concetto nella mente di tutti noi, perché è necessario salvare il nostro mondo». Soddisfatto anche l’assessore Daniele Ialacqua, che ha rimarcato l’importanza di organizzare questi eventi, nonostante la complessità della macchina organizzativa perché «bisogna tenere sempre alta la guardia su questi temi partendo proprio dalle nuove generazioni», mentre il sindaco Accorinti, ha ringraziato tutte le insegnanti per l’impegno profuso: «Una volta certi temi erano tabù a scuola, adesso non più. Oggi con la vostra presenza sono convinto che non c’è la speranza di cambiare le cose ma la certezza».

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